Lanvin corteggia Armani

Lanvin corteggia Armani A Parigi Lanvin corteggia Armani Un altro sarto italiano alla conquista di Parigi. Dopo il sodalizio fra Angelo Tarlazzi e la maison Laroche, e Gianfranco Ferrè arrivato alla direzione artistica di Dior, ecco profilarsi un nuovo incontro al vertice: Giorgio Araiani potrebbe diventare lo stilista d'alta moda di Lanvin. Armani ha ammesso di avere ricevuto una proposta, ma di non avere ancora deciso: «Di recente sono stato contattato, anche se non direttamente, dalla casa Lanvin, per occuparmi della loro alta moda —■ ha detto 10 stilista —. La richiesta mi ha fatto piacere. Ho bisogno però di qualche giorno per pensarci. Si tratta di una proposta importante e devo valutarla con attenzione. Tra una settimana, al massimo dieci giorni, farò conoscere ai responsabili della maison la mia decisione». E mentre ci pensa, Armani preferisce non sbilanciarsi. Il presidente della Lanvin, Leon Bressler, non conferma né smentisce: soltanto a ottobre renderà noto il nome dello stilista incaricato di disegnare la collezione di alta moda che verrà presentata il prossimo gennaio. In questi mesi Bressler si sta occupando della ristrutturazione della maison francese. «Ho intenzione di puntare su una linea di haute couture femminile al massimo livello — dice —. Penso che oggi la moda debba essere risolutamente moderna e mai un rifacimento del passato». La maison Lanvin, creata da Jeanne Lanvin nel 1920, l'anno scorso ha perso oltre 100 milioni di franchi (20 miliardi di lire) su un fatturato di 250 milioni di franchi. Produce alta moda, profumi e abbigliamento maschile: quest'ultimo settore copre oltre il 65 per cento delle vendite. Nel gennaio scorso la Midland Bank, di cui Bressler è stato direttore nell'84, è entrata nella Lanvin per un terzo del capitale. A maggio ha lasciato l'azienda Maryil Lanvin, che ne era stata la stilista e la direttrice artistica. L'impero creato da Giorgio Armani, e che registra un fatturato globale di 500 miliardi, si basa essenzialmente sul prèt-àporter. Questo però non sembra preoccupare lo stilista: «Penso che le idee di un creatore possano essere le stesse per la moda pronta e l'alta moda. Con Lanvin avrei l'occasione giusta per lavorare al massimo livello su pezzi singoli e non su serie di abiti. E credo che ci siano cose, nell'alta moda, che potrei fare bene». Giorgio Armani da tre anni ha aperto una boutique a Parigi. In gennaio inaugurerà un Emporio Armani in place Venderne. Intanto, per seguire meglio la sua clientela francese, lunedì scorso lo stilista milanese ha presentato nelle sale del parigino Museo Rodin la sua collezione autunno-inverno 89/90. Alla sfilata è seguito un pranzo con 400 invitati, tra cui 11 ministro delle Finanze Balladur, Maria Pia di Savoia, Dominique Sanda. [a.am.j

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