Prete fugge dal paese

Prete fugge dal paese Vicino a Teramo, dopo l'esibizione osé di due ballerine Prete fugge dal paese «Non sopporto che ilpeccato sia portato sulla piazza» Manca da quindici giorni e ha con sé le chiavi della chiesa TERAMO. Per le belle gambe di due ballerine, un intero paese è in subbuglio. Da quindici giorni il suo parroco è sparito, i fedeli non possono più assistere alle funzioni e nemmeno entrare in chiesa: il sacerdote ha sbarrato tutte le porte e portato via le chiavi. Tutto ha avuto inizio con la festa del Santo Patrono di Poggio Umbricchio, un piccolo centro alle falde del Gran Sasso, fra Teramo e L'Aquila. Un appuntamento tradizionale, atteso dalla gente, con banda e divertimenti. Il comitato organizzatore però quest'anno ha voluto preparare un programma più nutrito, con un pezzo forte: un'attrazione esotica con Sonia e Adele, due giovani e belle ballerine sudamericane che si sono esibite in piazza durante i festeggiamenti. Ma gli organizzatori non hanno messo nel conto don Romeo Valerio, 45 anni, parroco del luogo. Il sacerdote si è opposto allo spettacolo con tutte le sue forze. «Non posso sopportare il peccato in piazza — strilla¬ va fra la folla —. Me ne vado». E fra la sorpresa dei parrocchiani, nel bel mezzo della festa, il sacerdote si è allontanato dal paese con la sua auto. Da quindici giorni di lui non si hanno più notizie. «Non tornerò mai più in paese — ha fatto sapere alla perpetua —, per dare una lezione ai giovani». A Poggio Umbricchio, intanto, la popolazione è in fermento. La chiesa è chiusa da due settimane ed è destinata a restarci. La chiave si trova nelle tasche di don Romeo e don Romeo chissà dov'è. A modo suo sta attuando un vero e proprio «sciopero» di protesta. La gente di montagna è molto religiosa ed osservante. «Pensavamo — commenta una signora ottantenne — che il nostro parroco, dopo la sfuriata, tornasse fra noi... Invece ha chiuso persino la porta della chiesa. E' la prima volta che accade. Non pensavo proprio che al paese dovesse capitare anche questa sventura...». Dopo riunioni e consultazioni la gente di Poggio Umbric¬ chio ha pensato di trovare una via d'uscita e ha dato vita ad un comitato. Nei prossimi giorni sei persone si recheranno dal vescovo. «Andremo a dire che non vogliamo perdere il nostro pastore». La speranza è che Don Romeo ci ripensi e, con la mediazione del suo vescovo, si decida a porre fine alla «fuga» dalla parrocchia e dai parrocchiani. La festa di quest'anno era stata organizzata con particolare solennità: in queste zone, ricche di chiesette e conventi sperduti fra le montagne, i ladri fanno spesso razzia di statue e oggetti sacri. Qualche anno fa proprio a Poggio Umbricchio avevano rubato il volto sacro del Santo Patrono: un fatto che aveva sconvolto l'intera comunità. Giorno dopo giorno, con la partecipazione di tutti, erano riusciti ad ordinare un'altra statua del santo protettore, simile a quella sparita. La ricorrenza doveva festeggiare l'avvenimento. Ma don Romeo Valerio ha mandato tutto a monte. [m. m.)

Persone citate: Poggio Umbricchio, Prete, Romeo Valerio, Santo Patrono

Luoghi citati: L'aquila, Teramo