Lavoratori: addio a 101 e 740

Lavoratori: addio a 101 e 740 Lavoratori: addio a 101 e 740 Sarà l'azienda a fare la denuncia dei redditi ROMA. Forse tra due anni milioni di pensionati, dipendenti e lavoratori autonomi non dovranno più compilare i moduli 101 e 740 della denuncia dei redditi. li ministro delle Finanze Formica ha messo a punto un progetto di riforma delle dichiarazioni Irpef ed Ilor. E' stato calcolato che se, a partire dal màggio 1991, la grande maggioranza dei contribuenti adotterà il nuovo sistema, ci saranno 18/20 milioni di dichiarazioni in meno da controllare. Il fisco potrà così dedicarsi con più attenzione alla lotta agli evasori. La maggiore novità del provvedimento, che dovrà essere approvato dal Parlamento, consiste nel fatto che non saranno più i contribuenti, ma i datori di lavoro (o i patronati per i pensionati," o le associazioni di categoria per i lavoratori autonomi) a comunicare al fisco i dati sui redditi, compresi quelli sul coniuge a carico, e gli eventuali «oneri deducibili». Diventeranno, in pratica, dei «sostituti d'imposta» e saranno responsabili di eventuali errori o irregolarità. Tutte le cifre ri¬ portate oggi sui moduli 101 e 740 saranno, invece, trasmesse all'amministrazione finanziaria su supporti magnetici. Per questo lavoro supplementare, che comporterà inevitabilmente dei costi, i «sostituti d'imposta» saranno compensati con agevolazioni fiscali. Non è stato, però, ancora chiarito se i dipendenti che consegneranno i moduli 740 al datore di lavoro potranno ottenere direttamente dall'azienda, in sede di conguaglio fiscale di fine anno, l'eventuale rimborso Irpef risultante dalla denuncia. Il nuovo sistema, tuttavia, non sarà obbligatorio. Il contribuente resterà libero di scegliere: o inviare direttamente la denuncia dei redditi, come avviene oggi, oppure delegarne la compilazione alla ditta presso cui lavora. Motivo: secondo autorevoli giuristi, non può essere violato il diritto alla privacy. Per quale ragione, infatti.un dipendente dovrebbe far conoscere alla sua azienda quali beni possiede o a quanto ammontano l'assegno per l'ex moglie o la fattura del dentista? Ma questo è solo uno dei punti di discussione. Il maggior lavoro imposto alle aziende imporrà quasi certamente l'assunzione di personale specializzato in materia fiscale per verificare l'esattezza delle denunce dei redditi presentate da propri dipendenti. Sarà, infatti, sufficiente lo sconto di imposta promesso da Formica a compensare le aziende per il maggior costo che dovranno inevitabilmente sostenere? Un altro delicato problema è rappresentato, poi, dalle responsabilità penali per il datore di lavoro. Insomma, nel 1991 vi sarà davvero l'addio ai famigerati moduli? Lo scetticismo è d'obbligo, anche perché un dipendente proprietario anche di una casa eviterebbe, in pratica, soltanto la fila per consegnare la denuncia. Sarebbe sempre lui, infatti, a dover fornire i dati al datore di lavoro. Dalla Confindustria per ora nessun commento. Si preferisce attendere il testo della proposta ministeriale. Perplessità, invece, dà parte della Confartigianato: «C'è il rischio che alla semplificazione degli oneri a carico del lavoratore dipenden¬ te corrisponda un insostenibile aggravio degli oneri burocratici che già pesano considerevolmente sulle microimprese». Sulla stessa linea la Confapi: «Gestire, come sembra volere il ministro Formica, anche l'intera situazione fiscale del dipendente significa imporre alle piccole e medie industrie compiti e funzioni che istituzionalmente non competono loro, con l'aggravante di responsabilità anche di natura penale». Secondo il vicepresidente Franco Teruzzi «l'iniziativa è inaccettabile, perché viene proposta contestualmente alle dichiarazioni del governo di voler tagliare ulteriormente i trasferimenti alle imprese e, in particolare, la fiscalizzazione degli oneri sociali». Si ricorda, infine, un'importante novità: per la denuncia dei redditi da presentare a maggio 1990, il ministero delle Finanze dovrà pubblicare i moduli sulla Gazzetta Ufficiale entro il 15 dicembre prossimo. Lo stabilisce una legge del 28 lu glio scorso. Non saranno più possibili, quindi, modifiche del l'ultima ora. [p. 1. f.]

Persone citate: Formica, Franco Teruzzi

Luoghi citati: Roma