IL KIWI BESTSELLER

IL KIWI BESTSELLER IL KIWI BESTSELLER Libri per i «nuovi contadini»: il coso della Edagricole-Calderini Centocinquanta titoli all'anno, un fatturato di 67 miliardi BOLOGNA ON poteva che nascere qui, tra le campagne della bassa, i filari di pioppi e la terra piatta come una tavola. Ma anche accanto all'Università più vecchia del mondo, quella di Bologna. La fondò Luigi Perdisa, questa casa editrice unica al mondo, sorta e cresciuta assieme alla passione quasi religiosa per la vita rurale. Adesso la Edagricole-Calderini ha 52 anni di vita, fatturati da 67 miliardi, un catalogo da duemila titoli, una media eli 150 libri nuovi all'anno e una catena di montaggio che tira fuori tutte le settimane e tutti i mesi 24 riviste specializzate; e un accordo già bell'e pronto per portare in Spagna un po' di tutto questo, della Padania che fa cultura. L'intuizione del professore Luigi Perdisa, docente di scienze agrarie, un po' irrequieto e un po' pioniere, aveva visto giusto, mezzo secolo fa, quando cominciò questa fatica. E' morto, il professore, che aveva 79 anni, nel 1985, e il suo colosso l'ha lasciato ai figli, Cesare e Sergio. Un bilancio sano, e tanti successi editoriali, nonostante quei titoli che suonano strambi, volumi cosi diversi, così particolari. I figli hanno imparato la lezione dal padre, e fanno come lui. Dice Sergio, che è direttore generale della casa editrice Calderini: «Noi non facciamo libri dopo che sono stati pagati. Noi i libri li facciamo solo se pensiamo che servano. O se ci piacciono. E ci è sempre andata bene». Ecco perche i best sellers della Calderini possono anche provocare qualche stupore. Pensate. II successo dell'88 è un manuale, «Bonsai, bricolage tecniche esperienze», scritto da un pittore, Carlo Bazzali, da Livorno. E uno dei testi che ha venduto di più s'intitola «La mungitura della vacca». Era andato m crisi da quando si mungeva a macchina. Ora che le mucche hanno la mastite, è tornato di moda. Non bisogna fermarsi alle apparenze, però. Di libri strani, ce ne sono un mucchio, è vero: l'unico testo al mondo scritto sull'asino, 262 pagine fittissime di consigli e lezioni; quello sui legni asiatici, o sui lombrichi, o quello sul kiwi, stampato seisette anni prima che il frutto arrivasse con successo sul mercato in Italia. Eppure tutto questo ha un significato. Raccontare oggi la storia della Edagricole significa ripercorrere la vita dell'agricol- tura italiana, anche attraverso la serie un po' speciale di volumi per appassionati. Ha ragione Sergio Perdisa: «Quando mio padre cominciò l'attività, lo stato di arretratezza delle nostre campagne faceva paura. L'Italia ha una cultura contadina diversificata, varietà di allevamenti, di coltivazioni, di condizioni climatiche, e dall'altra parte un'offerta inesistente. La storia della casa editrice è la storia di mio padre, che capì l'esplodere di questa domanda. Gli agricoltori avevano bisogno di essere aggiornati». Negli altri paesi c'è una risposta pubblica ai problemi degli uomini dei campi; da noi, invece, ci furono soltanto i «cattedratici ambulanti», che il ministero fascista spediva in giro a battere le campagne per istruire gli agricoltori sulle nuove pratiche agronomiche. Un catalogo difficile Quelle cattedre sono sparite da un pezzo. Oggi c'è questa casa editrice. Con le sue collezioni, i suoi manuali, le sue guide. Un elenco difficile, particolare. Il fiore all'occhiello, spiega Luisa Balboni Perdisa, direttrice del settore editoriale, è la «Storia delle scienze agrarie», quattro volumi del professor Antonio Saltini; poi c'è la «Flora d'Italia», opera in tre volumi: l'inventario di tutte le specie vegetali; «La fauna d'Italia», giunta al 33° volume; una collana sui musei, curata fino a due anni fa • dal professor Carlo Ludovico Ragghianti; guide turistiche, prontuari di informatica, elettronica, telecomunicazioni; testi di ecologia, e manuali per insegnare agli agricoltori nuove tecniche di lavoro; e libri scolastici, infine. «Io non faccio lo stampatore, non faccio il mercante», ripete Sergio Perdisa. Quasi un ritornello. Però, è vero, in qualche modo bisogna pur spiegare un successo così anomalo. La Edagricole Calderini mette insieme una sorta di ingegneria aziendale da tempi moderni e quest'anima bucolica che viene dagli anni lontani. Sentimenti e pragmatismo. Un po come riesce a mettere insieme due fratelli così diversi, Sergio e Cesare. Cesare è a capo della Edagricole periodici: 24 testate, e la più importante, Terra e vita, diretta da Lorenzo Frassoldati, con oltre 150 mila abbonati sparsi in tutta Italia. Ora, un progetto ambizióso: quello di sbarcare a Madrid, con giornali, riviste, e libri di agricoltura. Edagricole Espana S.A. Presidente sarà Pedro Domecq, il signor Fundador. Pierangelo Sa pegno

Luoghi citati: Bologna, Italia, Livorno, Madrid, Spagna