La sirena maschio e Jack il pescatore

La sirena maschio e Jack il pescatore La sirena maschio e Jack il pescatore Straordinaria avventura d'un liberatore di anime EATS, l'intellettuale, dimostra un genuino affetto per tutti gli aspetti popolari dell'antica cultura irlandese anche se spesso rischia di esaltare eccessivamente lo spirito celtico, la fierezza che era appartenuta agii antichi guerrieri, il gusto per il paradosso. In alcuni racconti sottolinea invece garbatamente la generosità, la furbizia e anche la velata ribellione contro il potere (in particolare contro l'occupazione inglese), caratteristiche comuni a tutti i popoli del mondo. Un. racconto è significativo in questo senso: Le gabbie d'anime. Singolare è la storia di Jack il pescatore che viveva su una baia rocciosa davanti alla quale le navi, spinte dalle tempeste, si schiantavano abbandonando sulla riva merci preziose e soprattutto botti di vini e liquori prelibati. La baia, dice Yeats, valeva quanto una piccola proprietà per Jack, il quale, dopo aver aiutato eventuali naufraghi, si appropriava di ciò che il mare abbandonava sulla spiaggia e tranquillizzava la coscienza affermando: «C'è forse qualcuno che ci rimette? Perchè in quanto al re (Dio lo benedica) tutti sanno che è già ricco abbastanza». Jack un giorno, sorpreso da un uragano, si rifugia in una grotta e qui incontra una sirena maschio ultracentenaria. A differenza delle sirene femmine, i maschi sono brutti hanno denti verdi, occhi porcini e naso rosso. ' Coomara, la sirena maschio, parla con Jack : «Conoscevo tuo nonno., non ho mai incontrato un uomo che gli stesse alla pari, né sopra né sotto, né prima né dopo, per scolarsi una buona conghiglia di co¬ gnac. Spero che tu sia in tutto suo nipote». Coomara invita Jack a cena e per scendere sott'acqua gli porge un cappello a tre punte, rosso ricoperto di piume, che permette di sopravvivere sott'acqua. Coomara rassicura il pescatore chiamandolo pesciolino: «Tuo nonno molte volte si è ficcato in testa questo cappello e con coraggio si è buttato dietro di me. Ci siamo fatti insieme tanti piacevoli pranzetti sott'acqua e delle belle bevute di brandy a conchigliate». Si tuffa Jack, e, dopo una lunga nuotata aggrappato alla coda della sirena, giunge alla casa sottomarina, ricoperta di gusci di ostriche con il pennacchio di fumo sul camino. «Il pranzo non avrebbe fatto sfigurare la miglior dimora del paese in un giorno di magro: c'era, e non fa meraviglia, la I più grande varietà di pesci... con una grande quantità di liquori stranieri della miglior qualità. I vini, diceva il vecchio, erano troppo freddi per il suo stomaco». Bevono i due amici, e prima di partire Jack nota alcuni recipienti allineati per terra. Contengono le anime dei pescatori morti, spiega Coomara, e racconta che quando arriva una tempesta lui dispone queste ceste per le aragoste sul fondo del mare «e allora appena i marinai annegano, le anime escono dai loro corpi sott'acqua spaventandosi a morte; poverette, non sono abituate al freddo... io le tengo qui al caldo... non è forse un bene per loro, povere anime, avere un posticino così bello?». Jack è terrorizzato e al tempo stesso dispiaciuto per le povere prigioniere. Decide di liberarle, ma per raggiungere la casa di Coo ha bisogno del cappello a tre punte. Invita Coomara a pranzo per farlo ubriacare ma in una gara di resistenza all'alcol soccombe: «...il brandy gli andò alla testa e Jack fu bell'e sistemato. Coo se ne barcollò verso casa, lasciando il suo ospite muto come un merluzzo il Venerdì Santo». Jack non si dà per vinto e replica l'invito; questa volta ha un asso nella manica; il poteen, la rugiada di montagna, un fortissimo distillato alcolico che sicuramente in fondo al mare non è mai arrivato. «Coo ne fu deliziato... bevve, cantò e rise e ballò finché cadde sul pavimento profondamente addormentato». Jack si infila il cappelo e si tuffa per liberare le anime. Coo non si accorse mai di nulla. «Lui e Jack rimasero i migliori amici del mondo e si può dire che nessuno fu mai all'altezza di Jack nel liberare le anime». [i. e] wjky FOLK M£S Gnomi musicanti in copertina d'una vecchia edizione delle Favole irlandesi

Persone citate: Yeats