I parcheggi per 9 mercati

I parcheggi per 9 mercati Esercenti, ambulanti e costruttori assieme per 4400 posti-auto I parcheggi per 9 mercati La giunta: come scegliere iprogetti? Sarà una delle grandi opere (e anche uno dei business) degli Anni Novanta. 32 parcheggi, m gran parte sotterranei, con un intervento urbanistico radicale in ogni zona della città. Nella parte centrale, in quella romana e barocca, in ogni quartiere e vicino ai principali mercati. Una spesa di circa 300 miliardi per 15-20 mila posti auto da realizzare nel triennio '89-'91. Il «piano regolatore dei parcheggi» è anche uno dei punti del programma che l'ex-maggioranza sta vagliando per cer- • care di risolvere la crisi (oggi è previsto un incontro nella sede pli tra i segretari dell'esapartito). L'altro ostacolo da superare è la realizzazione del metrò: la de ha proposto di affidare l'incarico ai gruppi Iri-Fiat. Chi costruirà i parcheggi? Nella proposta di delibera approvata dalla giunta municipale si legge: «Il Comune è decisamente favorevole ad accogliere le richieste dei privati per la realizzazione di tali parcheggi dal momento che considera l'interesse privato a realizzare posti auto di sosta e ricovero di veicoli privati collimante con l'interesse pubblico a liberare le strade dalle auto in sosta». Tutti d'accordo, dunque? Sulle aree sì, problemi e spaccature nascono sui criteri e le modalità che si seguiranno per individuare i costruttori e sulle procedure per la concessione e gestione: posti a rotazione o box in vendita ai privati? Entro il 1989 l'amministrazione intende realizzare e gestire direttamente (tramite Atm) due parcheggi: «Spezia», che servirà gli ospedali S. Anna, Cto, Molinette, e Regina Margherita e corso Bolzano, per coprire gli uffici pubblici della zona. Il progetto «Spezia», però, ha suscitato già alcune perplessità perché sarà costruito sul campo sportivo della società Bacigalupo. Dove andranno a giocare i 400 ragazzi e i 50 anziani della società che ha già ricevuto lo «sfratto» con una lettera firmata dall'assessore Zanetta? Forse nell'ex deposito Atm dì via Genova quando sarà ristrutturato. E i privati? I protagonisti sono, per il momento, il sindacato dei venditori ambulanti (Fiva) e la Confesercenti (che ha due progetti per la Crocetta e Porta Palazzo), interessati soprattutto alle aree intorno ai mercati, e la Torino Parcheggi, una società composta da trenta imprese e consorzi aderenti al Collegio dei Costruttori Edili di Torino. La Torino Parcheggi ha individuato 27 aree, per 15.750 posti, di cui: 9 spazi di mercato (Barcellona, Vittoria, Crispi, Bottesini-Foroni, P.Palazzo, Don Grioli, Bengasi; Crocetta e Madama Cristina) studiati con Fiva e Confesercenti; 13 interventi su aree miste (mercato/residenze) ad elevata congestione di traffico (Risorgimento, Peyron, Martini, Matteotti, Murazzi, Sabotino, Marconi, Racconigi, Largo Re Umberto, Nizza, Santa Rita, De Amicis e Bramante); 5 progetti su zone di rilevante interesse pubblico (Vittorio Veneto, Duca D'Aosta, Torino Esposizioni, Molinette e Valdo Fusi). Torino Parcheggi Fiva e Confersercenti, hanno indicato come prioritarie le nove aree di mercato. Per il Comune non ci sarà nessun costo economico, gli imprenditori si rifaranno affittando o vendendo i posti auto. Dice Franco Alluto, responsabile dell'ufficio studi delia Confesercenti: «Il Cism — (un consorzio creato dalla Confesercenti) — e sette cooperative di ambulanti dovrebbero chiedere la concessione e la gestione di queste aree. La Torino Parcheggi dovrebbe poi realizzare l'opera e avere la gestione dell'intera struttura che affiderà alla società multinazionale australiana Wilson Parking. Una parte del parcheggio verrà garantita ai commercianti, mentre il resto dell'area verrà adibito o a parcheggio a rotazione oppure a box da vendere ai privati. Ecco il profitto per le imprese». Nell'ipotesi della Torino Parcheggi i posteggi dovrebbero essere costruiti nel sottosuolo della città su quattro piani, con moderni sistemi di sicurezza e con una riqualificazione ambientale e archittetonica dell'alea: verde urbano, colore, pavimentazione, protezione dèi pedone. Tutto questo dovrebbe essere accompagnato da un vero e proprio piano urbano del traffico con possibilità di adattamento all'eventuale realizza- zione del passante ferroviario e delle linee di metropolitana. Grandi progetti, dunque. «L'importante — dice Alluto — è che i parcheggi che verrano costruiti rispondano alle reali esigenze della città e non siano realizzati pensando a un puro discorso di guadagno economico». Comunque i commercianti e gli ambulanti sembrano aver recepito la parola d'ordine della grande distribuzióne commerT ciale: no parking, no business. Maurizio Tropea no Sul campo di calcio di corso Spezia sorgeranno i parcheggi della zona ospedaliera

Luoghi citati: Barcellona, Bengasi, Nizza, Racconigi, Torino, Vittorio Veneto