I controlli di V. S.

I controlli I controlli «Consob e Bankitalia devono viaggiare assieme» VENEZIA. Il ministro del Tesoro Guido Carli sembra deciso a impedire che, in futuro, possano sorgere problemi di competenze nella vigilanza tra Consob e Bankitalia. Una questione che, seppure trapelata in termini sfumati, era stata oggetto lo scorso anno di discussioni abbastanza vivaci, e si era conclusa con una delimitazione di competenze: la trasparenza alla Consob, la stabilità dei mercati alla Banca Centrale. Mai come la nuova era di mercati globali, ha sostenuto Carli, impone di coordinare le politiche a tutti i livelli, internazionali e interni, non solo quelle monetarie ed economiche, ma quelle dei mercati: l'America ha superato l'autunno nero di Wall Street grazie alla liquidità messa a disposizione dalla Fed. «La collaborazione tra gli organismi di vigilanza sulle Borse, quelli incaricati della supervisione bancaria e la Banca centrale deve costituire una rete attraverso la quale sia possibile mantenere al mercato finanziario la sua libertà e al tempo stesso assicurare la società e i pubblici poteri che esso non diventerà il luogo ove conseguire o risciacquare profitti illeciti». Questo ha osservato il ministro del Tesoro, il quale sembra voler far funzionare le cose in modo da evitare conflitti, collegando gli organi monetari e la Consob attraverso rapporti sinergici. Alle molte voci che, di fronte ad una volatilità dei mercati elevata, si levano «per ridurre la reattività dei mercati» il ministro del Tesoro ha risposto: «E' una tentazione cui bisogna resistere. Non bisogna imbrigliare il mercato, ma assicurare il regolare svolgimento delle contrattazioni». Sul tema della collaborazione ha insistito anche il presidente della Consob, Franco Piga, anticipando le linee di un accordo tra Consob e Sec per informazioni sul mercato, con un occhio particolare all'insider trading e al riciclaggio di danaro illecito, che ricalca inziative già prese dalla Cob francese e dalla Sib inglese. Ma «vigilanza» è un concetto complesso che ha per oggetto non solo i mercati ma gli strumenti. Così, nella giornata di ieri, i gruppi di lavoro del convegno Oicv (organi di controllo) si sono riuniti per discutere non solo delle «Regole di condotta degli intermediari in un'epoca di deregulation», ma anche per affrontare il tema della progressiva crescita dell'automazione nelle singole Borse, e dello sviluppo dei sistemi di contrattazione transnazionali, dai quali ci si attende un grande contributo per all'efficienza dei mercati stessi. «Per se stessa l'automazione non rappresenta una garanzia di successo» ha sottolineato Gunther Broker, responsabile della Divisione mercati finanziari dell'Ocse. Nell'esaminare i diversi sistemi, Broker, pur dando atto alla Borsa italiana di «considerevoli sforzi» nel campo dell'automazione, ne ha evidenziato i ritardi. Sull'automazione, i suoi nessi e connessi, si è soffermato anche Piga, ricordando il lavoro, non forse appariscente ma concreto, che la Consob ha portato avanti in questi ultimi anni, e che hanno consentito, tra l'altro, il decollo di Montetitoli. Piga, infine, ha ricordato come le leggi sulle Sim, sull'Opa e l'insider trading siano già passate da un ramo del Parlamento: se tutto va avanti secondo i programmi, entro primavera anche l'Italia si sarà messa al passo su questi temi. [v. s.]

Persone citate: Carli, Franco Piga, Guido Carli, Gunther Broker, Piga

Luoghi citati: America, Italia, Venezia