«Tre piste per il delitto Ligato» di R. Cri.

«Tre piste per il delitto Ligato» IL MINISTRO «Tre piste per il delitto Ligato» ROMA. Rispondendo in Senato alle interrogazioni sull'omicidio di Ligato, il ministro dell'Interno Antonio Gava ha spiegato che sono tuttora tre le piste seguite dagli inquirenti. Quella di un delitto deciso «nell'ambiente locale di origine della vittima»; la gestione di alcuni appalti concessi dalle Ferrovie in Calabria nel periodo in cui Lodovico Ligato era presidente; le «cospicue risorse finanziarie» (circa seicento miliardi) che si stanno per riversare sulla regione. «La spietata esecuzione — ha detto Gava — consumata secondo tecniche tipiche della criminalità mafiosa, sembra annunciare l'elevamento dei livelli della sfida alla vita e alle istituzioni de¬ mocratiche e la proterva determinazione della cosca ad annientare nello sgomento e nella paura la reazione degli onesti. E' una sfida che il governo non lascerà senza risposta». Il vicepresidente dei senatori comunisti, Lucio Libertini, ha sottolineato che «Ligato era un esponente di primo piano della de. Travolto dallo scandalo delle Fs, Ligato rimase per alcuni mesi in attesa che il suo partito lo risarcisse con altri incarichi. Quando capì che ciò non sarebbe avvenuto, cercò una rivincita; partì per la Calabria, mettendo in discussione la leadership di Misasi. In questo tentativo è invece incappato in equilibri di potere che lo hanno schiacciato», [r. cri.]

Persone citate: Antonio Gava, Gava, Ligato, Lodovico Ligato, Lucio Libertini, Misasi

Luoghi citati: Calabria, Roma