I Tir circondati dai carabinieri di Giuliano Marchesini

I Tir circondati dai carabinieri Dopo una settimana di blocco cresce la tensione al Brennero, polemica sul mercato nero dei pass I Tir circondati dai carabinieri Liberata corsia perle auto BRENNERO DAL NOSTRO INVIATO Sul piazzale del casello autostradale di Vipiteno sono schierati i poliziotti del reparto mobile di Padova. Poco più in là, due pullman carichi di carabinieri. Di fronte, la fila di camion che bloccano il Brennero per la protesta degli autotrasportatori, i conducenti che formano capannelli, le voci concitate nel pieno delle discussioni. Lungo la statale che conduce al valico, sempre più pattuglie dei carabinieri. Al settimo giorno di blocco dei Tir alla frontiera la tensione cresce. Nell'intento di attenuare il nervosismo tra gli automobilisti, le associazioni degli autotrasportatori hanno disposto lo sgoiribero della corsia di sorpasso dell'autostrada, per consentire il passaggio delle macchine nei due sensi. La società Autobrennero ha inviato alcuni veicoli speciali per spostare gli autotreni lasciati chiusi e con i freni inseriti. Nei primi giorni di paralisi lungo la barriera di camion c'erano pochi carabinieri, che seguivano con una certa discrezione l'evolversi della situazione. Ora l'intervento delle forze dell'ordine è molto più vistoso. Dislocazione di carabinieri anche al Passo di Resia e al valico di Prato Drava, dove prima non c'era bisogno di rinforzi. Nessun incidente, né da una parte, né dall'altra. Ma il protrarsi di uno stato di crisi alla frontiera ha indotto ad adottare maggiori misure di sicurezza. Molti dei' camionisti che partecipano alla manifestazione erano andati a casa per il weekend. Ieri sono tornati, parecchi dormono nelle cuccette. E ripetono di voler tenere duro. Forse oggi, dopo la riunione del Consiglio di gabinetto, si terrà qui al valico un'assemblea dei manifestanti, ma nessuno in questo momento è in grado di dire come andrà a finire. Tra i camionisti che s'intruppano sul piazzale, s'intrecciano anche discorsi su quella storia di un traffico illecito di permessi di transito in territorio austriaco, su una presunta catena di accaparramenti, di compravendite. Finora si ha notizia di tre casi di «passaggio di autorizzazioni», di cui si sta occu>. pando il pretore di Vipiteno. Per qualcuno degli autotrasportatori questi sono episodi isolati, per alcuni camionisti sono invece segni di un giro piuttosto ampio di operazioni. Lucia Pedot, autotrasportatrice di Trento, ha 18 autotreni fermi da qui alla zona austriaca di Innsbruck. «Il problema dei permessi si deve far risalire all'87, quando l'allora ministro dei Trasporti Signorile trattò con il governo di Vienna il nuovo rilascio delle autorizzazioni. In quell'occasione il pacchetto, invece di essere aumentato, fu ridotto di circa 70 mila carte». Giampaolo Ossola, dirigente di un gruppo che dispone di un parco di 400 camion, aggiunge: «Poi Santuz ha gestito alla meno peggio. Neil'88 ci si formava soltanto qualche volta, per mancanza di permessi di transito. Quest'anno, visto che il ministro dei Trasporti austriaco è stato irremovibile, siamo arrivati alla fine di agosto che eravamo già senza autorizzazioni al passaggio». Ma che dicono, gli autotrasportatori, del «mercato nero» dei permessi di transito? Secondo Lucia Pedot, questo traffico «non esiste». «E nemmeno per me», dice un camionista di Bari. «Io non ho mai sentito parlare di qualcosa del genere». «Ma sì — ribatte un altro, di Cesena — c'è chi se ne mette da parte, di permessi. Lo so perché l'ho sentito dire. Però non sono mai stato testimone diretto di questi maneggi». Lungo l'autostrada, dove migliaia di Tir sono immobili sotto il sole, i camionisti aspettano, «Vediamo se vengono notizie da Roma. Allora si risponderà». In mezzo a loro c'è Luciano Marani, imprenditore e presidente della sezione trasporti internazionali dell'Anita, l'associazione degli autotrasportatori. E' molto teso anche lui. «Abbiamo chiesto a tutti di evitare provocazioni: certi comportamenti potrebbero provocare spaccature interne». Poi parla del «mercato nero» dei permessi di transito. «Non so se esista una vera e propria organizzazione. Ma noi siamo ben contenti che questo traffico venga condannato. Se qualcuno c'è dentro, è giusto che paghi». Giuliano Marchesini Al Brennero un camionista legge le cronache della protesta su un giornale austriaco

Persone citate: Giampaolo Ossola, Lucia Pedot, Luciano Marani, Santuz

Luoghi citati: Bari, Cesena, Innsbruck, Padova, Resia, Roma, Trento, Vienna, Vipiteno