Dalla panchina zampate di Maradona di Vittorio Raio

Dalla panchina, zampate di Maradona E Napoli capolista ritrova i suoi stranieri, anche se il più atteso per ora è a mezzo servizio Dalla panchina, zampate di Maradona «Trap non può perdere la terza partita, sarebbe un record» NAPOLI. «Al nostro rientro in Italia, abbiamo trovato il Napoli primo in classifica. Unitamente alla Juve. Ora noi stranieri dovremo migliorare ancora questa posizione, di arrivare allo scudetto», dice Alemao. «Finalmente ritorno al San Paolo. Sinora ho avuto qualche problema con il fuso orario. Va meglio. Spero di brindare con un gol», aggiunge Careca. E Maradona? Si è regolarmente allenato con i compagni. Sì, di sabato, ha effettuato la rifinitura. E' un Maradona straordinariamente motivato. Vuol tenere fede all'impegno preso: diventare il numero uno! Oggi, contro la Fiorentina, andrà ancora in panchina. Diego dovrebbe disputare 35' della ripresa. Ma tutto dipenderà dall'andamento dell'incontro. «Squadra che vince non si cambia — scherza Dieguito —, il Napoli è primo ed ora è difficile trovare posto... Attuamente so¬ no sì e no al 40% della condizione. E mi regalo un 5%. Conto di essere al 75% per la partita di ritorno con lo Sporting Lisbona. Ora vivo solo per far rimangiare le cose brutte che sono state dette sul mio conto». Come verrà accolto dal San Paolo: «La gente di Napoli non crede a certe cose. Non si lascia influenzare. Ho sbagliato solo ad arrivare a Napoli con 15 giorni di ritardo. Niente più». Una mezz'oretta contro la Fiorentina, match intero con la Cremonese e poi... «per ora, bado solo all'incontro con i viola. Non sarà facile. Ma se noi vinceremo e la Juve pareggerà, saremo soli al comando». Maradona trova anche il modo di stimolare la prestazione dell'Inter: «La squadra di Trapattoni non può fallire ancora. Per il Trap sarebbe un record perdere tre gare consecutivamente. Anche un pari tra Juve e Inter mi andrebbe bene. Prima però c'è da superare la Fiorentina. Un'ottima formazione con un Baggio davvero forte». Il capitano, dopo aver ribadito che il Napoli dovrà sfruttare al meglio il turno casalingo, allarga il raggio del discorso. Un grazie a Vicini e complimenti agli azzurri del Napoli convocati in Nazionale: «E' il primo allenatore d'Italia, Vicini. Giustamente ha osservato che il Napoli nella passata stagione si è comportato meglio di tutti nelle tre manifestazioni dove era impegnato. Quanto ai miei compagm chiamati nel team Italia un caldo "in bocca al lupo". Era ora che tanti del Napoli facessero parte della Nazionale. La bravura degli italiani del Napoli? Parla la classifica». Maradona quindi si accomoderà in panchina. La decisione è stata presa dopo un nuovo franco colloquio con Bigon. Difficile che si possa registrare un colpo a sorpresa: vedere l'ar¬ gentino in campo dall'inizio. Almeno così c'è da pensare ascoltando Bigon: «Al momento, bisogna dosare energie ed impegno di Diego per non esporlo a situazioni difficili». Squalificato Baroni, dovrebbe entrare Corredini, perché Francini soffre ancora dopo l'infortunio che già l'ha tenuto fuori squadra a Lisbona. «Solo con una prestazione maiuscola — sottolinea Bigon — potremo avere la meglio sulla Fiorentina. Conosco come lavora Giorgi. E' un ottimo allenatore. Ama schierare le sue formazioni con molti centrocampisti». Tra i viola un dubbio: Dertycia o Buso? Dell'Oglio al pósto dello squalificato Iachini. Tre brasiliani in campo, Careca, Alemao e Dunga, due argentini in... lista di attesa, Maradona e Dertycia. Napoli-Fiorentina diventa un derby sudamericano. Vittorio Raio Tutto bene cosi. Maradona alza il pollice: per ora il Napoli fila con il vento in poppa anche senza il suo apporto