Ora i Tir si scontrano con il weekend

Ora i Tir si scontrano con il weekend Sempre più grave la situazione al Brennero, polizia e carabinieri pattugliano le strade statali Ora i Tir si scontrano con il weekend Bernini ei camionisti litigano, ci rimette il turismo VICENZA. «I camionisti non hanno capito. Ma di una cosa dovranno rendersi conto: all'accordo che ho raggiunto con il ministro dei Trasporti austriaco non c'è alternativa». Carlo Bernini, ministro ai Trasporti di prima nomina, non nasconde che la situazione comincia a diventare difficile. Non lo dice, ma si capisce che, adesso, è impotente di fronte al muro dei Tir che assediano i valichi: «Quel che potevo fare l'ho fatto, più di cosi...». A Vipiteno 299 camionisti su trecento hanno bocciato il suo accordo con Streicher. Dicono che è un buco nell'acqua. Pur avendo comprensione per il, loro disagio, non posso ritenere ragionevole questa valutazione. Il traffico con l'Austria è contingentato, ma finora era considerato libero, perché se il ninnerò dei permessi annuali non bastava, in un modo o nell'altro l'Italia riusciva a recuperare nuovi pass con anticipi sulle quote per l'anno successivo. E questo ha rimandato di anno in anno il problema. Ora l'irrigidimento dell'Austria, maturato per pressioni locali, ha rotto il giocattolo, e non possiamo sforare il tetto dei permessi pattuiti per l'89. Che cosa proporrà al Consiglio di gabinetto? Illustrerò i termini dell'accordo, soprattutto per quanto riguarda la necessità di trasferire parte del traffico merci sulla ferrovia. Chiederò ad Andreotti due impegni: che siano rispettati i tempi per la realizzazione del nuovo traforo e che non ci siano freni al progetto di ristrutturazione della linea ferroviaria Bologna-Brennero. Nuovo traforo, lavori sulla vecchia linea. Quando e con quali finanziamenti? Per il nuovo traforo occorreranno almeno 13 anni: tre per il progetto e 10 per i lavori. La ristrutturazione della linea ferroviaria invece è più vicina: c'è già un impegno per allargare le gallerie e installare nuovi sistemi di sicurezza per il trasporto dei Tir, un'operazione che costerà quasi 1500 miliardi. Gli autotrasportatori vo- Sliono la revoca dell'accoro con l'Austria. Non so chi ha messo in giro questa favola. Voglio rinegoziare con l'Austria quell'accordo perché è vecchio di trent'anni, e in quest'arco è cambiato molto, e perché ci dobbiamo preparare all'integrazione europea del '93. Ma romperlo unilateralmente è un'assurdità. E poi cosa dovremmo fare? Chiudere le frontiere? Dichiarare guerra all'Austria? E con chi si andrebbe a trattare un nuovo patto? Con le stesse persone. Al Brennero dicono che se l'accordo fosse stato approvato, il problema si riproporrebbe fra un mese. Una verità e una bugia. E' vero che i 32 mila permessi ci porterebbero fino a metà novembre, ma la conversione di altri 6 mila pass «locali» e il riscatto di un «premio» di 8 mila ci consentirebbero di arrivare a di- cembre. Nella sostanza l'interpretazione degli autotrasportatori è pretestuosa. Il governo chiederà alla Cee di intervenire? Noi stiamo lavorando d'intesa con la Cee, e un commissario della Comunità Economica ha già visto il ministro dei Trasporti di Vienna. Venerdì; ad Innsbruck, vedrò anche il collega tedesco Zimmermann. Ma per adesso questa è una questione bilaterale. Quasi ventimila Tir bloccano l'autostrada, auto in coda. La protesta sta per diventare un problema di ordine pubblico. Certo, c'è anche questo aspetto. Una ragionevole sospensione della protesta, alla luce dei risultati raggiunti, l'avrebbe già superato. Ma non è più affar mio, il problema è affidato alla valutazione dei camionisti. Ha ricevuto i 32 mila pass pattuiti con Streicher? Il ministro austriaco ci accusa di gestirli male, e di dar vita ad un mercato nero. Gli ho risposto che non è affar suo, visto che il numero dei permessi anche se così fosse non aumenterebbe. Ho saputo delle denunce di alcuni camionisti, e ho deciso che d'ora in avanti verranno intensificati i controlli per il rilascio dei pass. Gli ultimi 32 mila pass sono arrivati a Roma ieri. Da domani inizieremo a distribuirli. Flavio Corazza La Sfida continua. Nell'assemblea al Brennero gli autotrasportatori hanno deciso di non arrendersi

Persone citate: Andreotti, Bernini, Carlo Bernini, Flavio Corazza, Streicher, Zimmermann