Un chip difettoso salvò Gheddafi

Un chip difettoso salvò Gheddafi À Tripoli alcuni missili non esplosero Un chip difettoso salvò Gheddafi WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Forse il colonnello Gheddafi deve la vita a un chip difettoso dei missili Usa, del valore di circa 17 mila lire, fornito al Pentagono da due ditte americane. Il chip, una minuscola piastrina a circuito integrato, impedi di esplodere ad un quarto degli «Harm cielo-terra» scagliati dai cacciabombardieri «Fili» contro il quartier generale del leader libico nel raid su Tripoli dell'aprile dell'86. Lo ha svelato ieri la televisione «Cnn» e lo ha confermato il «New York Times». Il quotidiano ha citato una lettera del deputato Dingell al ministro della Difesa Cheney che denuncia lo scandalo dei chips. Dingell ammette che «non c'è la certezza matematica che essi abbiano fatto fallire l'attacco», ma denuncia la frode «che danneggia enormemen¬ te le nostre Forze Armate e mette in pericolo migliaia di vite umane». Il chip difettoso è prodotto dalla Asher Engineering in California ed è il più usato dall'Aeronautica e dalla Marina multare degli Stati Uniti. La «Cnn» ha sottolineato che anche uno «Sparrow» mancò il bersaglio nello scontro a fuoco tra due «F14» americani e due «Mig» libici sul Golfo della Sirte lo scorso anno, scontro conclusosi con l'abbattimento dei due «Mig». Lo scandalo ha già avuto strascichi legali clamorosi. Per quanto riguarda gli- «Harm», la ditta coproduttrice di chips, la Genesco della California, che no ha eseguito i controlli certificandone la qualità, è stata multata di 750 mila dollari (oltre 1 miliardo di lire) e tre dirigenti sono finiti in carcere. Il Pentagono ha sospeso le forniture per tre mesi. [e. e]

Persone citate: Asher, Cheney, Dingell, Gheddafi, Gheddafi Washington, Sparrow

Luoghi citati: California, Sirte, Stati Uniti, Tripoli, Usa