Continua la corsa ai Bar

Continua la corsa ai Bot Successo del Tesoro all'asta ma il costo del denaro è in ascesa Continua la corsa ai Bot Salgono i tassi dei titoli a 12 mesi ROMA. Ormai la formula è quella consueta: grande successo per il Tesoro all'asta dei Bot. Ma, a dire il vero, si tratta di un successo a caro prezzo. Il mercato, infatti, ha sottoscritto l'intera offerta di 8500 miliardi di Bot presentando domande per 11.321 miliardi con una forte concentrazione sui Bot a tre mesi ma con richieste interessanti anche per le altre scadenze. I rendimenti, però, non scendono. Anzi, sul fronte dei titoli a un anno, si registra una crescita. E' una situazione destinata a durare nelle prossime settimane sull'onda della valanga di richieste del Tesoro che, di qui a metà ottobre, deve far fronte al rinnovo di circa 85 mila miliardi di emissioni in scadenza. E questo si riflette su due fronti. Sul mercato secondario, ove l'attività è ridotta al lumicino (almeno il 40% in meno del periodo normale) con conseguenti difficoltà di classamento al mercato delle richieste in esubero. Sul fronte del costo del denaro, poi, si registra una nuova impennata dei tassi debitori (anche se l'interbancario appare rigido); le banche si attrezzano a rispondere alla rinnovata concorrenza del Tesoro con rendimenti più appropriati per i depositi a sei mesi e, intanto, frenano la corsa agli impieghi. Il vincolo Tesoro, insomma, si fa sempre più pressante mentre comincia a perdere di smalto l'effetto Carli sul mercato dei professionisti. Ma vediamo l'esito dell'asta. TRIMESTRALI. Grande successo: 5036 miliardi di richieste contro un'offerta di 2750. L'aggiudicazione è avvenuta al prezzo medio ponderato di 97,01 lire corrispondente a un rendimento lordo del 12,95 e dell'I 1,22 netti, condizioni identiche all'emissione di fine agosto. SEMESTRALI. Per i titoli a sei mesi sono giunte richieste per 3578 miliardi contro un'offerta di 3250 miliardi ed il collocamento al prezzo medio ponderato di 94,10, corrrispondente al 13,05 lordo e all'I 1,28 netto, con un lieve margine di incremento rispetto all'emissione precedente (quando il tasso netto fu dell'11,24). ANNUALI. Qui si verifica la vera novità. Le richieste sono ammontate a 2706 miliardi contro un'offerta di 2500 miliardi. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 88,50 lire e il rendimento lordo è salito al 13,03 e quello netto all'I 1,22. Rispetto all'asta precedente la crescita del tasso netto è di quasi due decimi (a fine agosto il rendimento fu dell'11,03). In sostanza il rendimento dei titoli a un anno ha raggiunto quello delle emissioni a tre mesi, a riprova delle diffidenze degli operatori. Va rilevato che i prezzi con maggiorazione, validi per le richieste non competitive, pubblicati oggi sulla Gazzetta Ufficiale danno questi valori: 97,06 per i Bot trimestrali, 94,15 per i semestrali e 88,55 per gli annuali. .

Persone citate: Carli

Luoghi citati: Roma