Zavarov pronto al bis in Polonia di Bruno Bernardi

Zqvqrov pronto al bis in Polonia La Juventus debutta stasera in Coppa Uefa sul piccolo campo dei «minatori» del Gornik Zabrze Zqvqrov pronto al bis in Polonia «E' Vanno buono, l'ho detto a Boniperti» KATOWICE DAL NOSTRO INVIATO La Juventus ricomincia stasera a Zabrze, nella Slesia, regione meridionale della Polonia, l'avventura in Coppa Uefa contro i «minatori» del Gornik. Si giocherà nel ricordo di Gaetano Scirea, che dieci giorni fa perse la vita in questa terra per compiere la seconda missione di studio sugli avversari, ed in quello di suo padre Stefano, il cui cuore già malato non ha retto alla disgrazia. «Quella di Gaetano è una grossa perdita, un uomo insostituibile, ma la vita e il calcio continuano. Andiamo avanti. La squadra? Sul piano psicologico ha reagito bene dopo la tragedia», sospira malinconicamente Dino Zoff. Gli resta la prima relazione di Scirea. Gaetano era rimasto impressionato sia dal ritmo che dal collettivo e dalla disciplina tattica, con uso della trappola del fuorigioco, del Gornik. E aggiunse: «Il campionato polacco non sarà eccelso ma è di buon livello. Il cuore mi dice che la Juventus passerà il turno». Zoff ci conta ma non nasconde le difficoltà: «Il Gornik non gode di molta credibilità, sottovalutarlo sarebbe un grosso errore: noi daremo il massimo, come sempre, per vincere anche se l'assenza degli squalificati Tricella, Bonetti e Galia e dell'infortunato Napoli crea qualche problema». Fortunato sarà il libero, ruolo che ha già ricoperto nella scorsa stagione nell'Atalanta, con Brio stopper, Bruno terzino e Alessio tornante. Una Juve rimaneggiata ma con uno Zavarov in smaglianti condizioni di forma ed un Aleinikov che cresce di partita in partita. «Qui ci sentiamo un po' a casa nostra», sorridono! due sovietici. Sacha non ha mai giocato in Polonia e ricorda che molti anni fa, quando era ragazzo, il Gornik eliminò la sua Dinamo Kiev in Coppa dei Campioni. «E' l'occasione — promette lo zar — per vendicare la mia Dinamo ma, soprattutto, di confermare in Europa quanto di buono sto facendo in Italia. Avevo promesso a Boniperti che, se fossi rimasto a Torino, avrei ripagato in pieno la sua fiducia. Domenica scorsa, in campionato, ho rotto un digiuno che durava da ben dieci mesi. Ho scaricato su quel pallone tutta la rabbia che avevo in corpo. Spero di concedere il bis a Zabrze». Zavarov, pur non sottovalutando le qualità fisiche e agonistiche dei polacchi, ribadisce che la Juventus è superiore: «La squadra gioca con me, non per me, e questo è l'aspetto più importante. Dovremo badare al risultato più che allo spettacolo. Naturalmente puntando al successo. Sento che è l'anno buono per vincere qualcosa di importante, magari nel ricordo di Scirea». Zavarov ha già vinto con la Dinamo una Coppa delle Coppe e ci terrebbe moltissimo a centrare anche la Coppa Uefa. Il traguardo incuriosisce molto anche Aleinikov il quale ha partecipato a tutte le coppe europee. Totò Schillaci è invece al debutto. A parte la tournée a Los Angeles e un precedente in India con la Nazionale di serie C, il centravanti siciliano non era mai uscito dai confini italiani per giocare in competizione ufficiale. «Vorrei segnare un eurogol per dedicarlo ai miei genitori, a mia moglie e a mia figlia che mi vedranno in televisione», assicura Schillaci. Con l'Ascoli non è riuscito a .consolidare la sua posizione di capocannoniere ma è andato vicinissimo al gol (negatogli due volte dalle prodezze di Lorieri) e ha propiziato, su puni- zione, l'autorete di Sabato: «Sono soddisfatto lo stesso ma devo sempre dare il meglio perché, nonostante questo brillante avvio, continuo ad aver paura di perdere il posto. La panchina non mi piace e debbo fare di tutto per restare titolare. Siamo in tre, io, Barros e Casiraghi, per due maglie. Contribuire ai risultati della squadra e segnare rappresentano la sicurezza di giocare». Da sei anni la Juventus non tornava in Polonia, dopo aver giocato nel!'83 a Danzica contro il Lechia in Coppa delle Coppe. Quella trasferta fu l'inizio di una stagione trionfale che si è conclusa a Basilea con la conquista del titolo continentale. Boniperti fa gli scongiuri ma si augura che sia la volta buona per rinverdire i successi di un passato non lontano. Il premioqualificazione dovrebbe aggirarsi, per questo primo turno, sui 5 milioni. Bruno Bernardi Lo «zar» Sacha Zavarov, da nuovo leader della Juventus, sembra voler impartire a Tacconi le giuste istruzioni per superare l'ostacolo del Gornik Zabrze