«Cerchiamo un mostro» di R. Cri.

«Cerchiamo un mostro» A Firenze una traccia sull'omicidio di quattro prostitute «Cerchiamo un mostro» Nuovi sospetti dei magistrati toscani sul maniaco di Napoli L'uomo è accusato di essere l'assassino della «donna nella valigia» FIRENZE. L'omicidio di Silvana Antinozzi, trentotto anni, il cui cadavere è stato trovato il 3 settembre in una valigia a Marechiaro, vicino a Napoli, potrebbe essere collegato a alcuni delitti che sono ancora irrisolti, accaduti tra il 1982 e il 1984 a Firenze. Secondo quanto si è appreso a Palazzo di Giustizia, la magistratura fiorentina chiederà ai colleghi napoletani copia della relazione del medico legale sull' autopsia svolta sul cadavere della donna. Lo scopo è di confrontarla con quelle effettuate su quattro prostitute uccise negli ultimi anni nel capoluogo toscano. Gli inquirenti, a cominciare dal sostituto procuratore della Repubblica Paolo Canessa, titolare anche dell'inchiesta sugli otto duplici delitti del mostro di Firenze, avrebbero intenzione di riaprire i fascicoli relativi agli omicidi di Giuliana Monciatti (12 febbraio 1982), Clelia Cuscito (14 dicembre 1983), Giuseppina «Pinuccia» Bassi (27 luglio 1984) e Luisa Meoni (13 ottobre 1984). Sotto accusa è Andrea Maria Rea, trentatré anni, l'uomo arrestato per il «delitto della valigia». Gli inquirenti stanno infatti cercando di ricostruire gli spostamenti di Rea negli anni precedenti all'ultimo omicidio del mostro di Firenze, avvenuto nel settembre del 1985 in località Scopeti. Sul posto venne ritrovata anche la «Vespa» del fratello di Andrea Maria Rea, Antonio, morto nel 1982. Sembra che non abbia per ora trovato riscontri l'alibi di Rea per quel giorno. Probabilmente è proprio per indagare su quest'uomo che due membri della squadra mobile di Napoli sono nel capoluogo toscano da sabato scorso e hanno incontrato il sostituto procuratore Canessa. Particolarmente fondati sembrano i sospetti per i delitti Monciatti e Cuscito. La prima, una ballerina di quarantuno anni, venne trovata morta in casa sua, colpita da una trentina di coltellate nessuna delle quali mortale (il decesso avven¬ ne per dissanguamento). La seconda, trentasette anni, fu assassinata con quindici pugnalate. Pare che un colpo in particolare, alla gola, sia stato sferrato in modo analogo alle coltellate che hanno ucciso Silvana Antinozzi. Ma gli inquirenti si soffermano anche sul delitto Meoni, una donna di quarantasei anni cui furono legate le mani e le gambe dietro la schiena e che venne soffocata con un tampone di cotone in bocca; e su quello di «Pinuccia» Bassi, 55 anni, strangolata nel suo appartamento, ritrovata completamente nuda. Gli investigatori fiorentini potrebbero estendere gli accertamenti e i confronti con il delitto della valigia anche ad altri omicidi analoghi che non hanno mai avuto risposta. Primo fra tutti, quello dell' estetista di diciotto anni Gabriella Caltabellotta, uccisa con quattro coltellate e gettata in un campo alla periferia di Firenze, il 29 febbraio 1984. [r. cri.]