«IL TERAPEUTA FRANTUMA LA MIA COPPIA» di Alberto Ongaro

«IL TERAPEUTA FRANTUMA LA MIA COPPIA» «IL TERAPEUTA FRANTUMA LA MIA COPPIA» "Tv! CONFITTO nel derby '86 da Alberto Ongaro (allom ra si contesero il Cam1 | piello cinque scrittori JsZJ veneti), Ferdinando Camon cerca la rivincita con «Il canto delle balene», salutato come un addio alla psicoanalisi. Ma forse è qualcosa di più: un regolamento di conti con la «creatura» di Freud o, meglio, con le sue «eredi» spurie. «E' così — conferma Camon —. Nel mio mirino c'è la psiconalisi selvaggia: deturpa, strumentalizza i segreti dei pazienti, anziché custodirli gelosamente». Una realtà che nutre «Il canto delle balene». E' la storia di una coppia frantumata dal terapeuta. La moglie Mavina ammette il medico — monco di coscienza professionale — nella sfera dell'intimità coniugale. Il marito, umiliato e offeso, si pone alla ricerca di una compagna di scuola, Marina, fisicamente la copia della moglie, a cui lo legano i segreti non infranti della giovinezza: è con lei che vuole ricambiare il tradimento. «Il canto delle balene» ennesima prova che l'artefice del romanzo novecentesco è Freud? «Dopo di lui, certo, il modo di raccontare è cambiato — risponde Camon —. Ma non è meno vero che i narratori delle precedenti stagioni avevano intuito il nesso tra 30gno, fantasia e vita vissuta. Un esempio? Il sogno di don Rodrigo». Camon

Persone citate: Camon, Ferdinando Camon, Freud