I tagli in allo mare nel mirino c'è l'auto di Emilio Pucci

I tagli in allo mare nel mirino c'è l'auto Domani Donat-Cattin incontra i sindacati I tagli in allo mare nel mirino c'è l'auto ROMA. Il governo è alla ricerca di 20 mila miliardi. A tanto ammonta la somma da recuperare per contenere il deficit pubblico del '90 entro 133 mila miliardi. Un'impresa da brividi, tanto più che il tempo stringe. La Finanziaria e le leggi di accompagnamento dovranno essere consegnate al Parlamento entro la fine del mese. Di scritto c'è ancora ben poco. Ma da Palazzo Chigi e dai ministeri economici si risponde in coro: «Ce la faremo e senza necessità di stangate». Per i tre ministri finanziari (Carli, Pomicino e Formica) si prospetta un'altra settimana di passione. Sarà impegnato pure il ministro del Lavoro Donat-Cattin, che domani vedrà i sindacati per affrontare i nodi delle pensioni, del costo del lavoro e dei rinnovi contrattuali. In programma ci sono sono anche i primi contatti con la Confindustria, in allarme per gli annunciati tagli alla fiscalizzione degli oneri sociali; è, come ha già fatto con i sindacati, il ministro del Bilancio Pomicino inviterà probabilmente a cena Pininfarina. Il problema più grosso resta comunque quello dei tagli alle spese. Sono sempre forti Te resistenze dei ministri interessati e nella maggioranza affiorano le prime preoccupazioni. Craxi osserva che «i conti dello Stato non tornano e non torneranno per un bel pezzo», mentre Altissimo e La Malfa avvertono che «così non va» e temono che sen¬ za i tagli sarà inevitabile una stangata brutale. E il ministro Formica denuncia le alleanze che impediscono le riduzioni delle spese e fanno trionfare la «legge del rinvio». Ma Pomicino sfoggia ottimismo ed è convinto che alla fine tutto si sistemerà. «Ognuno farà la sua parte e di certo tutti i ministri daranno il loro contributo alla riuscita della manovra». Per il ministro del Bilancio, dunque, i tagli si faranno e non ci sarà bisogno di aumentare la pressione fiscale. Ma questo non eviterà gli inasprimenti delle tariffe e di alcune imposte indirette minori, come il bollo auto, le patenti, i passaporti e i superalcolici. Una prima bozza della Finanziaria dovrebbe essere pronta dopo la metà del mese. Il varo dei provvedimenti è previsto con il Consiglio dei ministri del 29 settembre. In attesa delle decisioni ufficiali, non resta che riepilogare le varie ipotesi. Tariffe. Sembra ormai inevitabile un ritocco in autunno per poste, aerei e autostrade. Gli adeguamenti, comunque, non saranno superiori al 3,5 per cento. La manovra potrebbe comportare qualche rischio per l'inflazione, ma i bilanci aziendali sono allo stremo. Bollo auto. Per frenare i consumi, il governo punterà al rincaro di imposte minori. In prima fila, la tassa di circolazione che potrebbe subire un pesante aggiustamento. Probabili anche gli aumenti per i bolli di patenti e passaporti. Pure i prezzi della benzina e delle sigarette sono nel mirino, ma la mossa sarà fatta solo in caso di mancati tagli alla spesa pubblica. Tassa ecologica. Il ministro per l'Ambiente, Giorgio RuffoIo, è deciso a far pagare chi inquina. L'imposta potrebbe riguardare anche le auto diesel. Sanità. Il ministro Francesco De Lorenzo è l'unico disposto a tagliare. Come? Reintroducendo negli ospedali i reparti a pagamento, tagliando i posti-letto superflui, bloccando per sei mesi i prezzi dei medicinali. Le Usi, inoltre, dovranno essere gestite con criteri manageriali e non potranno più lucrare sugli interessi dei loro conti correnti. Beni dello Stato. Il governo accarezza sempre l'idea di vendere caserme, terreni e altri immobili pubblici. C'è poi il progetto di offrire ai risparmiatori quote di beni dello Stato in cambio dei Bot. Una conversione comunque volontaria. Lotta all'evasione fiscale. Per il momento si sa solo che saranno intensificati i controlli incrociati tra le dichiarazioni Irpef e Iva e i versamenti contributivi Inps e Inail. Formica, inoltre, vuole allargare la base imponibile, aggredendo l'elusione e l'aggiramento legale. E' anche allo studio il progetto di una ritenuta d'acconto Irpef sulle fatture commerciali. Emilio Pucci

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