Soia la rivincita della Ferruzzi

Soia, la rivincita della Ferruzzi Gravi sospetti su 6 consiglieri del Cbt Soia, la rivincita della Ferruzzi WASHINGTON. A due mesi dallo scontro tra la Ferruzzi di Raul Gardini ed il Chicago Board of Trade (Cbt) si concretizzano davanti al Senato Usa pesanti sospetti sul comportamento dell'organismo di controllo del mercato di Chicago. L'ingiunzione di emergenza con cui l'I 1 luglio scorso il Cbt costrinse la Ferruzzi a liquidare i suoi impegni per l'acquisto di soia potrebbe essere stata viziata da interessi privati di alcuni dei consiglieri e dello stesso presidente del Cbt, che erano legati a ditte impegnate invece a determinate quantità di soia entro una certa scadenza. L'ipotesi di interessi privati in atti d'ufficio, già prefigurata da più parti e chiaramente indicata dalla Ferruzzi, che era stata colpita duramente dal provvedimento della Borsa merci di Chicago, è emersa chiaramente nel corso della testimonianza della Commodity Futures Trading Commission (Cftc), l'organismo di controllo delle contrattazioni a termine, di fronte alla commissione Agricoltura del Senato. La Cftc ha infatti rivelato i nomi dei consiglieri del Cbt legati a ditte che, 1' 11 luglio scorso, avevano posizioni «corte» sul mercato della soia. La lista comprende Karsten Mahlmann, presidente del Cbt, che era legato alla Stotler e Co. Ci sono poi altri cinque consiglieri: Irwin Smith, legato alla Rosenthal-Collins; Hai Hansen, legato alla Cargill Investor Services; Patrick Arbor, legato alla Lit America; Donald Andrew, legato alla Shearson Lehman Hutton, e Burton Gutterman, legato alla Index Futures Group. Pur apparendo evidente che le ditte legate ai consiglieri del Cbt hanno beneficiato dell'ingiunzione emessa dalla Borsa merci 1' 11 luglio, gli ufficiali del Cftc hanno ribadito che a loro parere i consiglieri- del Cbt non hanno agito in base ad interessi privati. Ma il parere della commissione Agricoltura è stato diverso. I senatori hanno espresso grande perplessità sul comportamento del presidente e dei cinque consiglieri della Borsa merci di Chicago. Il presidente della commissione senatoriale, Patrick Leahy, ha tenuto a sot tolineare come un altro consi gliere del «Board», legato ad una ditta con posizioni sul mercato, abbia scelto di astenersi dal volo che ha deciso l'ingiunzione di liquidazione, contra¬ riamente a quanto fatto dai suoi colleghi. E il senatore Tom Daschle ha aggiunto che «è veramente difficile allontanare il sospetto di interessi privati quando si trova gente con posizioni» in un contratto colpito da un'ingiunzione d'emergenza. «Il modo in cui l'intera vicenda si è sviluppata è certamente sospetto — ha dichiarato il senatore Richard Lugar —; mi sembra evidente che vi è stato qualcuno che ha approfittato del provvedimento di emergenza mentre altri sono stati costretti ad assorbire ingenti perdite. Alla fine chi ha pagato sono stati gli agricoltori americani». Al momento del provvedimento, la Ferruzzi aveva impegni di acquisto per circa 20 milioni di «bushel» (l'unità di misura utilizzata per il cereale) di soia a fronte di contratti di vendita per circa 13 milioni di «bushel». Circa 6 milioni di «bushel» dovevano essere venduti proprio dalle ditte legate ai consiglieri del Cbt. Il gruppo italiano ha sempre sostenuto che le sue posizioni sul mercato non erano speculative bensì dettate da un'effettiva domanda di soia e che l'ordine di liquidazione ha provocato alla società ingenti perdite, ancora non quantificate, anche in termini di immagine, [r. e. s.] Raul Gardini

Luoghi citati: America, Chicago