Pugni al night per la Milo di M. 1.
Pugni al night per la Milo A Venezia, contesa da due ammiratori Pugni al night per la Milo VENEZIA. Una serata al night, una rissa per lei, e Sandra Milo, la Sandrocchia di Fellini, torna alla ribalta trent'anni dopo «8 e mezzo», il film che l'aveva lanciata. Torna in modo un po' melanconico, con un fuggi fuggi e un dito contuso, nella discoteca King's di Jesolo, l'unica aperta di questa stagione. Sono le 3 di notte: diciotto modelle hanno appena sfilato con 160 capi per una nota pellicceria. L'orchestra suona rumbe e cha-cha-cha. Gli invitati sono 2500: c'è bella gente e ci sono gli habitué di quelle lande. La Milo è la vedette della serata: madrina del defilé, amica di Giorgio Lunardo, conosciuto a «Piccoli fans» la trasmissione per bambini della domenica che Sandrocchia ha appena dovuto abbandonare. Ma ormai sono le ore piccole, molte bottiglie di spumante sono state stappate, la gente intorno è un po' allegrotta. Sandra Milo sta a un tavolo con tre amici fotografi, Franco, Gabriele, Angelo, insieme a Giorgio Lunardo, alla sorella France¬ sca, alla madre Chris e ad altri due amici dei pellicciai. A quel punto arrivano due ammiratori che vogliono ballare con lei. «Ho acconsentito — dice l'attrice — prima ho ballato con uno, poi con l'altro. Quindi abbiamo perfino ballato tutti e tre assieme. Amichevolmente». A un certo punto i due ammiratori cominciano a litigare, e volano i primi pugni: «Tu te ne vai, c'ero prima io, no te ne vai tu», racconta la Milo. E' evidente: è lei il pomo della discordia. Come tutte le liti, anche questa finisce per coinvolgere altri clienti del night: si picchiano in quattro, tutta gente della zona. Il proprietario del night, Gianni Gobbo, un quarantenne più verso i cinquanta, afferra la Milo per un braccio e pronuncia la frase degna dei migliori film sulla dolce vita: «Per lei è pericoloso stare qui». L'accompagna nell'ufficio sul retro, nella fuga l'attrice si piglia una botta al piede. «Ma niente di serio — assicura — non ho avuto bisogno di farmi medicare». [m. 1.]
Persone citate: Fellini, Gianni Gobbo, Giorgio Lunardo, Pugni, Sandra Milo
Luoghi citati: Venezia
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