Heather, non di solo balletto vive una star di Fulvia Caprara

Heather, non di solo balletto vive una star La Parisi abbandona la Rai, e dopo sette anni di corteggiamento sarà a Canale 5 in «Finalmente venerdì» Heather, non di solo balletto vive una star «Stop alla Barbie snodabile, vicino a Dorelli sarò sofisticata e parlante» ROMA. Lei è un torrente di vitalità, parla velocissima come in certi vecchi cartoni animati americani, fa le smorfie come nei fumetti, si abbraccia da sola come le bambine. E come le bambine porta calzini corti dentro le scarpette col tacco e col cinturino intorno alla caviglia. Per 900 milioni ha accettato di firmare un contratto con la Fininvest che la terrà impegnata per le sedici puntate dello show di Canale 5 «Finalmente venerdì». E ha lasciato, dopo undici anni di glorie, successi e soddisfazioni, la rassicurante mamma Rai, quella verso cui tutte le telestar, in questi ultimi mesi, sembrano correre a gambe levate come si corre a casa quando sta per scoppiare il temporale. Perchè? «Perchè sono sempre stata una che va controcorrente, perchè mi è venuta voglia di decidere tutto da sola, perchè mi piacciono le cose nuove. E poi sono acquario, sono americana, ho sempre bisogno di essere stimolata, caricata, eccitata». E la nuova spinta, racconta Heather Parisi, a 29 anni, è arrivata soprattutto con l'offerta berlusconiana di fare l'intrattenitrice: quel salto di qualità, quella gratificazione che in casa Rai tardava ad arrivare. «La prima occasione me l'hanno data con la presentazione dei Telegatti, al fianco di Mike Bongiomo, poi mi hanno parlato dello show con Dorelli. Una sigla, un balletto di tre minuti al massimo e poi sempre in scena a parlare con Johnny, con gli ospiti, con il pubblico. Certo, l'italiano perfetto non lo saprò mai, ma non fa niente, l'importante è che non si senta l'accento romano. E' troppo poco femminile». Ride la ballerina americana, che non ha paura degli spot che non teme le grandi ire dei responsabili Rai («Maffucci, il capostruttura di Fantastico, mi ha fatto una telefonata molto carina, di arrivederci e non di addio») e che odia sentir parlare di tradimento. «Infedeli, traditori: così li hanno chiamati, Baudo e la Carrà, quando sono andati via. Allora io avrei dovuto provare una gran fifa e mai e poi mai pensare di fare la stessa cosa che fecero loro. E invece niente, tutto il contrario sono qui che mi rimbocco le maniche e che mi diverto». Qui è lo spogliatoio della palestra di danza dove Heather Parisi si allena per il nuovo show: solo nove danzatori le faranno da corona in una serie di coreografie «più contenute» del solito. La sigla, intitolata «Livido» è un videoclip «che piacerà molto alle casalinghe» girato a Cinecittà sotto la guida del regista di «Mamba» Mario Orimi. Lei, la prima ballerina, non sarà più la bambola riccioluta e snodabile, idolo del pubblico sotto i dodici anni: al fianco del gentleman Dorelli che le ha regalato una rosa al primo incontro di lavoro, si muoverà più morbidamente. Sarà fasciata negli abiti ideati da Luca Sabatelli, avrà capelli biondi e lisci che fanno ombra su un lato del viso, unghie laccate di rosso, gioielli molto sofisticati. Un'altra Parisi, insomma, che ricorda sorridendo soddisfatta, la frase con cui Berlusconi ha commentato la firma del contratto: «Dopo tutti questi anni di fidanzamento, finalmente, Heather, ci sposiamo». E che ancora più soddisfatta, quasi sognante, esclama: «E poi finalmente, un vero regista, Davide Rampello. Da sette anni durava il corteggiamento di Canale 5. Ma lei niente pensava a crescere e a imparare sotto la guida dei suoi maestri. Prima di tutto Franco Miseria: «Si, è lui il mio pigmalione, il mio miglior amico e guai a chi me lo tocca. Mi ha notata per primo in una discoteca romana, mentre ballavo facendo un gran casino. Mi ha chiesto di partecipare a un provino per una certa trasmissione tv e io ci sono andata. Stupendo: ricordo la scena, quell'italiano bello con i capelli neri, gli occhi profondi e io che mi prendevo una cotta tremenda. Franco mi ha insegnato tutto, anche una cosa importantissima: stare un po' più zitta ed ascoltare gli altri». «Luna park» è stato il programma del debutto: da quel momento è cominciata la giostra, sempre in pista, un impegno dopo l'altro, fino ad arrivare ai fasti dei «Fantastico» di epoca Baudo. «A Pippo devo la familiarità con la diretta. E' lui che mi ha fatto capire come sia importante, quando la telecamera è accesa, andare avanti a tutti i costi, qualunque cosa succeda». Fulvia Caprara Il nuovo look di Heather Parisi: capelli lisci e gioielli importanti

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