«Con Mosca nessuno strappo»

«Con Mosca nessuno strappo» POLONIA La designazione di Skubiszewski è la maggiore sorpresa del nuovo governo «Con Mosca nessuno strappo» // ministro degli Esteri è di Solidarnosc VARSAVIA. Non c'è ancora il crisma dell'ufficialità, ma il governo polacco quadripartito (poup, Solidarnosc, partito contadino e partito democratico) del cattolico Mazowiecki, il primo guidato da un non comunista nella Polonia del dopoguerra, è praticamente costituito, e entro domani i candidati ai vari dicasteri proposti da Mazowiecki sottoporranno il loro programma alle commissioni parlamentari, che si pronunceranno con un voto. Martedì poi il premier presenterà ufficialmente il nuovo esecutivo dinanzi al Parlamento che, dopo aver ascoltato il suo discorso programmatico, voterà la fiducia sul governo nel suo complesso. Tra i nomi nuovi spicca senza dubbio quello del ministro degli Esteri, Krzysztof Skubiszewski, inserito come «indipendente» da Mazowiecki nel governo, ma che in realtà è membro a tutti gli effetti di Solidarnosc sin dal 1980. Anzi — come ha dichiarato ai giornalisti lo stesso ministro — ha rin¬ novato la tessera a Solidarnosc nell'aprile scorso, col ritorno alla piena legalità del sindacato libero polacco. L'Occidente, ha ancora detto il futuro capo della diplomazia di Varsavia, esprime soddisfazione per ciò che avviene in Polonia, ma finora i gesti concreti in favore dell'economia polacca sono stati pochi. Per ciò che concerne i rapporti con Mosca, Skubiszewski ha assicurato che la Polonia intende continuare nell'alleanza con l'Unione Sovietica, in una situazione di reciproco rispetto e vantaggio. Professore di diritto internazionale, 63 anni, di Poznan, Skubiszewski è il primo ministro degli Esteri non comunista della Polonia nata dalla seconda guerra mondiale. E' membro di varie associazioni giuridiche internazionali ed è autore di numerosi libri e pubblicazioni. Per quanto riguarda la composizione e la divisione degli incarichi fra i quattro partiti della coalizione governativa, i comunisti non possono lamentarsi dal momento che, pur avendo perso il ministero degli Esteri (finora affidato a Tadeusz Olechowski), hanno ottenuto quattro ministri e un viceprimo ministro, rispetto ai due soli proposti inizialmente da Solidarnosc per il poup. Sono essenzialmente incarichi miranti a garantire la continuità nella collocazione internazionale della Polonia (Interni, Difesa, Trasporti, Commercio estero), una strada che ha consentito la nascita del governo Mazowiecki. Il numero maggiore di ministri è andato tuttavia, come era prevedibile, al sindacato di Walesa, i cui rappresentanti guideranno tutti i maggiori dicasteri economici e l'importante ufficio centrale di pianificazione (a dirigerlo sarà Jerzy Osiatynski), e il comitato radiotelevisivo. Ministro delle Finanze sarà Leszek Balcerowicz (Solidarnosc), 42 anni, economista di tendenze liberali, laureato tra l'altro alla St. John University di New York. Fino al dicembre 1981, quando fu imposta la legge marziale, è stato membro del partito comunista. Negli anni 1978-1980 fu alla guida di un gruppo di giovani economisti nell'elaborazione di un programma di riforme economiche, bocciato dalle autorità di allora perché ritenuto troppo radicale (riaffermava la necessità di cambiamenti strutturali nell'industria e l'introduzione nel Paese di un'economia di mercato). Il nuovo responsabile del ministero dell'Industria sarà invece Tadeusz Syryjczyk (Solidarnosc), 41 anni, anche lui con fama di liberale, laureato all'istituto di elettrotecnica dell'accademia mineraria di Cracovia. Negli anni 1980-1981 fu uno dei dirigenti locali di Solidarnosc a Cracovia. Il 13 dicembre 1981 fu arrestato e incarcerato, per essere liberato dopo sette mesi di prigionia. Nel 1984 è stato tra i fondatori dell'associazione industriale di Cracovia, della quale dal 1987 è vicepresidente. Da tre anni inoltre è compropietario di una società che si occupa di programmazione per computer. [Ansa]