Moto 2 tempi al capolinea?

Moto 2 tempi al capolinea? Nella fase di maggior progresso tecnico trova ostacoli ecologici Moto 2 tempi al capolinea? Negli Usa ormai confinato a fuoristrada Il motore due tempi ha come anno di nascita riconosciuto il 1884 quando il signor Benz presentò il primo motore endotermico a due tempi dotato di lavaggio nel basamento. All'inizio del '900 questo motore veniva semplificato rispetto alla concezione iniziale, affidando il controllo delle luci di ingresso ed uscita dei gas al movimento del pistone, con la conseguente eliminazione delle valvole. Lo schema raggiunto agli inizi del secolo è rimasto praticamente invariato fino a oggi ma il due tempi ha conosciuto nel motociclismo un progresso tecnico notevole. Negli Anni 50 e 60 le moto da competizione con motore 2T erano rigorosamente confinate nelle cilindrate minori perché il 4 tempi regnava incontrastato dalla classe 350 in su. Il vantaggio principale delle motociclette 2T consisteva nel peso totale nettamente inferiore. Tutti i piloti salivano sui 2T con una certa circospezione, se non con sfiducia, e le foto dell'epoca ci ricordano come fosse una regola ferrea tenere due dita appoggiate sulle leva della frizione, pronte a tirarla quando il rumore del motore cambiava annunciando il rovinoso e non infrequente grippaggio. Malgrado questo accorgimento non pochi piloti ebbero incidenti e qualcuno, come l'indimenticato Bill Ivy, perdette la vita per il bloccaggio del motore in corsa. Attualmente il motore 2T si mostra invece robusto e semplice da tenere a punto, malgrado le potenze siano aumentate in maniera vertiginosa. Nel 1968 un ottimo motore da Gran Premio di 250 ce. aveva circa 40 Cv con una coppia motrice molto scarsa, 10 anni più tardi le Harley Davidson campioni del mondo della 250 vantavano già 56 Cv e attualmente si parla di potenze attorno agli 80 Cv per Yamaha e Honda. Nel giro di soli 20 anni la potenza è dunque aumentata del 100% con miglioramento dell'erogazione di potenza e dell'affidabilità e diminuzione del consumo di carburante e olio. Si pensi che la Suzuki RG 250 stradale attualmente dichiara ben 49 Cv alla ruota, una potenza degna di una moto da Gran Premio di soli 15 anni fa. Oltretutto la potenza delle moto stradali viene attualmente raggiunta malgrado i penalizzanti accorgimenti per diminuire l'inquinamento atmosferico e acustico, che riducono non poco le prestazioni. Le tappe più significative del progresso tecnico del motore due tempi sono state: l'invenzione del tubo di scarico ad espansione, il controllo dell'ammissione con valvole rotanti o a lamelle e l'introduzione di sistemi di parzializzazione dello scarico. Il tubo di scarico ad espansione fu introdotto dai tedeschi della Dkw nel 1952 e perfezionato in seguito dall'ing. Kaaden della Mz. Grazie alle onde di {>ressione che si generano al'interno dell'espansione vi è un controllo del flusso dei gas di scarico e in definitiva un migliore rendimento. Il controllo dell'ammissione con valvola a disco posta a valle del carburatore ha permesso di variare il diagramma di aspirazione del motore con aumento della quantità di miscela introdotta nel carter pompa per ogni ciclo utile. La valvola a lamelle funziona come una valvola di non ritorno per la miscela che, provenendo dal carburatore, una volta entrata nel basamento, non può ritornare indietro per il condotto di ammissione. In questo modo diminuiscono drasticamente i rifiuti di miscela e si ottiene un miglioramento della curva di potenza specie ai regimi bassi e intermedi mentre si ha una piccola perdita di potenza massima. Per ultimi si sono affermati i sistemi di controllo dello scarico o tramite camere di risonanza poste a valle dello scarico oppure mediante un dispositivo che varia l'altezza utile della luce di scarico. Questi sistemi hanno il compito di migliorare l'andamento della curva di potenza ai regimi intermedi rendendo il motore più «elastico». Malgrado tutte queste conquiste tecniche il motore 2T non ha ancora vinto la battaglia contro l'inquinamento. Nonostante forti investimenti nella ricerca, le industrie giapponesi ed europee ancora non sono riuscite a produrre motori 2T «ecologici» e già negli Usa si cominciano a porre severi limiti all'utilizzazione di questi motori sulle strade, confinandoli a fuoristrada. Se non saranno trovate soluzioni drastiche il motore due tempi rischia di morire nel momento di maggior splendore tecnico. Fabio Fazi

Persone citate: Bill Ivy, Fabio Fazi, Harley Davidson

Luoghi citati: Usa