Gullit disperato

Gullit disperato Drammatica notizia da Amsterdam, il fuoriclasse avverte il Milan che dovrà stare fermo almeno eruattro mesi Gullit disperato «La mia stagione nta» MILANO. Da Amsterdam, Gullit avverte che con ogni probabilità il Milan non potrà contare sul suo apporto per tutta la stagione. Il giocatore, provato da tanti acciacchi, ^sicuramente pessimista. Ma la realtà è comunque pesante per lui e per la società. Secondo i medici l'assenza dei campi di gioco di Gullit, alle prese con il malanno al ginocchio destro che ne già condizionalo l'attività la passata stagione, si protrarrà per almeno altri quattro mesi. «Non faccio piani per il futuro, ma sono quasi certo che per quest'anno non ce la farò a tornare in campo», ha confidato il milanista al quotidiano «Het Parool» di Amsterdam dal suo rifugio segreto. L'asso rossonero ha anche affermato che ultimamente le sue condizioni sarebbero peggiorate. A quanto si apprende, il mese prossimo lo staff medico del Milan deciderà se far sottoporre Gullit ad un nuovo intervento chirurgico. Il calvario dell'asso olandese è ormai così lungo da non autorizzare più speranze che la realtà sia meno cruda delle previsioni. La serie di guai muscolari e di incidenti di gioco si è iniziata il 3 agosto dell'88 con una infiammazione tendinea al ginocchio destro. Secondo colpo il 20 settembre dello stesso anno: distorsione al ginocchio sinistro in uno scontro con Costacurta, in allenamento. Ancora nell'88, il 6 novembre, lo stiramento alla coscia sinistra ag¬ gravatosi (con ematoma) il 10 novembre a Belgrado contro la Stella Rossa. Il 21 aprile di quest'anno, Gullit è stato operato al menisco del ginocchio destro dal prof. Perugia a Roma. Sia pure non al meglio delle condizioni l'olandese è ancora riuscito ad essere determinante a Barcellona nella finale di Coppa campioni vinta sullo Steaua Bucarest. Dal giugno il ginocchio ha ripreso a gonfiare, ed acco le sconfortanti notizie da Amsterdam. Oltre che per i rossoneri, impegnati su diversi fronti (campionato, Coppa campioni e Coppa Italia), l'indisponibilità di Gullit costituisce un pesante handicap anche per la nazionale olandese in corsa con la Germania Ovest per la conquista del primo posto nel gruppo 4 delle eliminatorie mondiali. Ma il Milan non può certo pensare ai problemi dell'Olanda. Gullit e Van Basten sono indispensabili per campionato e Coppe, anche se gli avvicendamenti in campo sono serviti anche mercoledì a Sacchi per avere una conferma sullo stato di salute dei suoi ragazzi: Stroppa, Fuser e Simone, sebbene non proprio al meglio, possono arrangiarsi onorevolmente in attesa che il Milan viva giorni più tranquilli e che l'infermeria si svuoti. Ma le notizie su Gullit sono preoccupanti. «Effettivamente — diceva Sacchi — più jellati di così non potremmo essere. Donadoni si è infortunato mentre palleggiava: l'abbiamo provato pnma della gara ma non c'è stato niente da fare. Nelle ultime quattro partite praticamente i nostri avversari non ci hanno fatto un tiro in porta, eppure abbiamo perso una partita causa l'autorete di Maldini. Da questo Milan ci si può aspettare di tutto. L'importante era la conferma che i nuovi si sono inseriti bene come mentalità e schemi tattici. Il presidente dice che è un Milan operaio? Direi piuttosto umile, concentrato, deciso a conquistare una vittoria preziosa». Effettivamente soltanto a Parma, in Coppa Italia, c'è stato lavoro per Galli, rigori a parte; senza l'infortunio di Maldini, il Milan avrebbe chiuso anche le ultime partite senza incassare gol: la vecchia guardia è sempre all'erta ed il filtro funziona a centrocampo. Semmai il problema è in attacco ma Simone era troppo solo. Domenica rientrerà Borgonovo e Sacchi avrà un problema in meno: ieri l'attaccante è stato visitato nuovamente dal professor Donati, che lunedì gli ha fatto la Tac. Tutto regolare, può giocare tranquillamente. E' rimasto a riposo Donadoni: oggi riprenderà la preparazione. Se avvertirà altri dolori significa che il malanno si è riacutizzato al quadricipite della gamba destra, infortunata nella finale di Barcellona. Fosse così, suonerebbe un altro segnale d'allarme. [g. gand.l