Scirea nell'abbraccio di Torino

Scirea nell'abbraccio di Torino Scirea nell'abbraccio di Torino Anche Agnelli e Boniperti tra la folla TORINO. Il lungo, commosso addio a Gaetano Scirea dura da ieri alle 14,15, quando la povera bara di legno polacco con la salma dell'ex calciatore della Juventus e della Nazionale è giunta all'aeroporto di Caselle. Sul DC 9 dell'Alitalia che l'ha riportata in Italia dopo il disbrigo delle ultime formalità burocratiche a Varsavia, c'erano la moglie, Mariella Cavatina, l'amica Anna Zoff, il responsabile delle relazioni esterne Piero Bianco, il general manager, Pietro Giuliano, il legale e amico di famiglia avvocato Brancadori. Prima di lasciare la Polonia, ieri mattina alle 10, si è svolta una breve cerimonia funebre nella chiesa di San Francesco d'Assisi, non lontano dall'aeroporto di Varsavia: erano presenti l'ambasciatore italiano Vincenzo Manno, il responsabile della Fiat in Polonia, Enrico Pavoni, e il direttore generale del Gornik Zabrze, Rainolt Martela. A Caselle, in rappresentanza della Juventus, c'erano il vice presidente Remo Giordanetti e i dirigenti Francesco Morirti e Nello Governato. E poi la gente bianconera: una piccola folla di tifosi che si è gonfiata all'inverosimile dopo le 15, quando il carro funebre si è fermato davanti al portone della chiesa della Crocetta, quella che Gaetano Scirea, cattolico praticante, frequentava con regolarità. Almeno duemila persone, forse più: alle 16, dopo una breve cerimonia privata, è iniziato il pellegrinaggio nella camera ardente allestita nella parrocchia: l'ordinato e commosso saluto della gente al campione è durato ininterrottamente fino a tarda sera. Folla fino alle 21, quando il parroco ha recitato il rosario, e anche dopo. I funerali si terranno questa mattina alle 10: la salma di Scirea sarà tumulata nel cimitero di Morsasco, il paese della moglie, in provincia di Alessandria. Anche lì si terrà un breve rito funebre. II feretro di Scirea ieri è stato portato a spalle nella chiesa della Crocetta da Dino Zoff e dai giovani della Juventus. L'hanno sistemato nella cappella: la «sua» maglia numero 6 ai piedi, corone di fiori, otto ragazzi della formazione «pulcini» tutto intorno. Quando il carro con la bara è giunto sul sagrato, il figlio di Scirea, Riccardo, 12 anni, era già dentro; un lunghissimo applauso, lacrime, qualche scena di disperazione. Ma, anche, applausi per la moglie e per i parenti di Scirea: il fratello Paolo, la sorella, il suocero. La benedizione è stata impartita dal parroco della Crocetta, don Alessio Franco: la moglie di Scirea e il figlio sono stati accompagnati a casa subito dopo. Gli altri calciatori e dirigenti juventini sono arrivati alla spicciolata. Hanno tutti preferito attendere le 17, e rendere omaggio alla bara mescolati alla folla che si accalcava davanti agli ingressi. Il primo a sabre la scalinata della chiesa è stato Sergio Brio, accompagnato dal portiere di riserva Bonaiuti e dal preparatore atletico prof. Gaudino. Poi, in ordine sparso, tutti gli altri: i sovietici Zavarov e Aleinikov, De Agostini, Tricella, l'allenatore della Primavera, Cuccureddu. Alle 17,30 ecco Giampiero Boniperti, insieme con l'avvocato Vittorio Chiusano. Il presidente s'è fermato a lungo da¬ vanti alla bara del giocatore che proprio lui aveva portato, quindici anni fa, alla Juventus Un paio d'ore dopo è arrivato anche l'avvocato Giovanni Agnelli. Il presidente onorario bianconero era solo, s'è soffermato alcuni minuti. Mentre a Torino terminava no le operazioni di rimpatrio della salma di Scirea, si è sapu to che il comitato organizzatore di «Italia '90» ha deciso di ricordare il calciatore scomparso in titolandogli il grande centro stampa di Roma che sarà allestito in occasione dei mondiali e che sorgerà al Foro italico. Il principale centro stampa di Ita lia '90 ospiterà migliaia di gior nalisti in un'area di circa dieci mila metri quadrati, con 560 posti di lavoro, sale video conferenze, uffici per agenzie e giornali. Il centro Gaetano Scirea sarà inaugurato il 15 maggio del prossimo anno. Tutto questo in attesa di sapere se la proposta di intitolare a Scirea il nuovo stadio in costruzione a Torino sarà accolta o meno. Gianni Armand-PUon A dN