«Riapriamo il dialogo sul Carmelo» di M. T.

«Riapriamo il dialogo sul Carmelo» VARSAVIA AGLI EBREI «Riapriamo il dialogo sul Carmelo» CITTA' DEL VATICANO. La Chiesa polacca chiede di riaprire il dialogo sul Carmelo di Auschwitz, nello spirito dell'accordo di Ginevra e «senza condizioni addizionali». Un comunicato della Commissione dell'episcopato polacco incaricata del dialogo con gli ebrei sostiene che il conflitto sorto sulla vicenda (gli ebrei vogliono il trasferimento delle suore carmelitane) «ha provocato la quasi completa interruzione del dialogo fra ebrei e cristiani in tutto il mondo. La ripresa del dialogo non è possibile senza risolvere prima questo conflitto». Il testo rimprovera tuttavia agli ebrei di aver preso in considerazione «solo il punto che riguarda il trasferimento del convento delle carmelitane», mentre l'idea del Centro Interconfessionale di preghiera, da costruire nei pressi di Auschwitz, «non ha incontrato sufficiente interesse e comprensione da parte ebraica». Il comunicato si conclude affermando però che «l'avvio di negoziati nello spirito degli incontri di Ginevra, senza altre condizioni, permetterà di trovare realistiche possibilità di costruire il Centro di preghiera nel quale troverà posto in un nuovo contesto l'iniziativa di preghiera delle suore carmelitane». La prima risposta di parte ebraica è favorevole: «E' uno sviluppo positivo — ci ha dichiarato Tullia Zevi, presidente dell'Unione delle Comunità Israelitiche —. Esprimo soddisfazione. Il problema non si risolverà mai abbastanza presto. Anche noi siamo ansiosi che si rimuova questo macigno, così che il cammino del dialogo possa continuare in un modo pieno e creativo, come sono sicura che avverrà». E' probabile che nell'immediato futuro le due delegazioni che hanno firmato nel febbraio 1987 l'accordo di Ginevra sul Carmelo tornino a incontrarsi, anche se ancora non c'è nulla di definito in questo senso. [m. t.]

Persone citate: Tullia Zevi

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Ginevra, Varsavia