Cvetkovic fa i miracoli, la Samp crolla ad Ascoli

Cvetkovic fa i miracoli, la Samp crolla ad Ascoli Gli uomini di Bersellini risolvono la partita nel finale con un'incredibile doppietta dell'attaccante jugoslavo Cvetkovic fa i miracoli, la Samp crolla ad Ascoli A otto minuti dal termine la rete di Salsano scatena i marchigiani ASCOLI PICENO DAL NOSTRO INVIATO La gente di Ascoli ha salutato Scirea per conto suo, senza aspettare che l'arbitro D'Elia fischiasse l'inizio del minuto di raccoglimento: all'ingresso in campo delle squadre, il pubblico si è alzato in piedi, avvolgendo il "Del Duca" in un sudario di silenzio. Gli applausi, che sono un'abitudine in questo benedetto paese incapace di stare zitto persino nelle circostanze più tristi, sono arrivati tardi ed erano leggeri, e anche l'inevitabile "Gaetano, Gaetano" gridato dalla curva degli ultras è rimasto un coretto soffuso, mai trasceso a frastuono volgare: un imprevedibile lampo di civiltà, l'ultimo miracolo di Scirea. All' avvio la partita mostra un volto abbastanza infame. L'Ascoli non vuole attaccare, la Sampdoria non ci riesce: l'insieme è un balletto propiziatorio per la digestione, cui pone rimedio l'insolente atteggiamento di Vialli, che ha per lo meno il merito di tenerci svegli con le sue mosse da nervosa soubrette. Gianluca è penalizzato dall'assenza del malandato Mancini: costretto a fronteggiare da solo l'intera difesa ascolana, il miglior attaccante italiano fatica a divincolarsi dall'incombente presenza di Aloisi e Colantuono, due materialoni poco sensibili ai precetti evangelici. Vialli incarognisce e abbozza un paio di reazioni, sfuggite all'occhio di D'Elia ma non a quelli dei tifosi, che non aspettavano altro per cominciare a soffocarlo sotto una coperta di fischi. La Samp macina un calcio scontato, affidando i rari momenti creativi alle sgroppate del giovane ed efficientissimo Lombardo. Sui suoi cross, però, non arriva mai nessuno, anche perchè Vialli si rifiuta di guardare in faccia Lorieri e volge perennemente le spalle alla porta. L'Ascoli è raccolto come un pugno nella sua metà campo e ogni tanto affida a Cvetkovic il compito di sondare le condi- zioni di forma della retroguardia blucerchiata, che appare un po' affannosa nei recuperi. Il primo tempo vive su due palloni che danzano sotto la faccia atterrita di Pagliuca, pri¬ ma di smarrirsi sul fondo, e su un tiro al volo, bello quanto "telefonato", di Beppe Dossena. Per annotare la prima vera occasione da gol bisogna aspet¬ tare che al 12' della ripresa l'ottimo Arslanovic scagli una punizione sulla barriera sampdoriana: la palla s'impenna e ricade addosso a Casagrande, sul cui tiro ha modo di esaltarsi l'estro acrobatico di Pagliuca. Punta sul vivo, la squadra di Boskov replica con un guizzo di Cerezo: Vialli decide finalmente di girarsi e va a raccogliere di testa il traversone, obbligando Lorieri a non essere da meno del collega blucerchiato. Altri brividi al 25', quando Aloisi, non pago di aver cancellato il Gianluca nazionale, avanza in attacco per esibirsi in una rovesciata stilisticamente perfetta, sulla quale si solleva ancora a compier miracoli Pagliuca. Le difese cominciano a scricchiolare, gettando le basi per le emozioni del finale. Inaugura la festa Salsano al 37', incuneandosi in un'area presidiata da ascolani stanchi e distratti: il furetto sampdoriano, appena subentrato a Victor, si conferma jolly preziosissimo, confezionando il gol dell'1-0. L'Ascoli si avventa verso Pa¬ gliuca sorretto dalla disperazione e da un'indole generosa che verrà presto premiata. L'uomo della svolta è Cvetkovic: prima scrolla in gol un cross di Colantuono (38'), poi riceve un assist di Sabato e lo trasforma neh'esaltante tiro della vittoria. Bersellini, non nuovo a simili exploit (ricordate il derby vinto 3-2 dal suo Torino?), in vade il campo, vanamente inseguito dalle occhiatacce del "quarto uomo" della squadra arbitrale. La Sampdoria abbozza un as salto, ma le manca il fiato e soprattutto il tempo. Ascoli può impazzire e i suoi giocatori solleticare gli uzzoli retorici di chi ama sostenere che "col cuore si vince". Forse non è sempre ve ro, ma ogni tanto capita davve ro. Se lo ricordino quei campio ni sbadati e senza orgoglio che il signor Boskov si ostina a candidare allo scudetto, senza sor reggere il vaticinio con schemi e preparazione adeguati alla sua presunzione. sviassimo Gramellini ASCOLB A SAMPDORIA LORIERI 7 -ii^fc PAGLIUCA B DESTRO 6 MANNINI 6 RODIA 5 CARBONI 6 (75'CARILLO) sv PARI 5 COLANTUONO 7 VIERCHOWOD 6 ALOISI 7 L. PELLEGRINI 5 ARSLANOVIC 7 VICTOR 5 CVETKOVIC 8 (77'SALSANO) sv SABATO 6 CEREZO 6 CAVALIERE 6 VIALLI 5 GIOVANNELLI 6 LOMBARDO 7 CASAGRANDE 7 DOSSENA 5 All.: BERSELLINI 8 All.: BOSKOV 4 ArbKro: D'ELIA 7 1 Reti: 82' Salsano, 83' e 87' Cvetkovic. Ammoniti: Lombardo, Destro, Carboni. Spettatori: 8263 paganti per un incasso di 123.933.000 lire; abbonati 4814, quota abbonati 70.431.748 lire.

Luoghi citati: Ascoli, Ascoli Piceno, Torino