La vecchia guardia spinge il Milan

La vecchia guardia spinge il Milan A Bergamo Ancelotti, autore del gol con un tiro da 30 metri, e Baresi guidano il riscatto rossonero La vecchia guardia spinge il Milan Donadoni si infortuna durante il riscaldamento BERGAMO DAL NOSTRO INVIATO Il Milan perde anche Donadoni ma non perde la faccia. Gliela salva quel bucaniere di nome Ancelotti: è sceso in campo con un ginocchio gonfio (ovviamente siringato prima del via) eppure ha segnato un gol alla sua maniera, un gol fantastico. Si era al 29', ed è stato l'unico della serata. Alcuni anni fa il rossonero aveva segnato una rete analoga dalla stessa posizione: allora giocava per la Roma, ieri per il Milan. Ancora da 30 metri, stessa botta, dicono, punteggio uguale. Ancelotti è uno della vecchia guardia, uno che non si smentisce mai. Domenica con la Lazio si era visto molto poco; ieri sera era presente dappertutto. Anche quando l'Atalanta ha avuto l'occasione per segnare. E' stato proprio Ancelotti (era il 17' del primo tempo ) a dare a Caniggia l'assist che ha permesso all'argentino di lanciarsi in una galoppata solitaria tallonato da Tassotti e poi messo in mezzo da Baresi e Filippo Galli. Ci aveva pensato Tassotti ad atterrarlo appena fuori l'area anche se Caniggia, non si sa mai, era caduto bellamente in piena area invocando, assieme ai tifosi nerazzurri, la massima punizione. Lanese non aveva abboccato, così come non aveva battuto ciglio, e qui era logico semmai un dubbio per nien- te piccolo, quando Contratto in pieno contrasto con Simone sulla linea di fondo ma in piena area l'aveva fatto «scivolare» a terra, spingendo più dell'avversario. Un altro difensore, Filippo Galli, aveva cercato di legittimare il successo del Milan, di renderlo più autorevole, indiscutibile con un gol frutto di una prodezza: un tuffo in area, un colpo di testa col pallone che faceva sobbalzare la rete ma Lanese era prontissimo ad annullare, a concedere una punizione nell'area piccola per una presunta scorrettezza di Ancelotti. Questa l'aveva vista ma in area, è noto, si può vedere tutto quello che si vuole. A 5' dalla fine, in pieno crescendo, Lanese non ha visto addirittura nulla quando Stroppa è andato gambe all'aria strattonato da Progna costretto ad arrangiarsi per salvare la porta di Ferron. L'arbitro siciliano è notoriamente così bravo a sbagliare che ieri sera è riuscito ad inviperire i tifosi di entrambi le squadre, meritando cori a scena aperta. I piedi buoni del Milan, almeno quello che resta della gloriosa squadra che ha dominato l'Europa, alla distanza hanno fatto la differenza contro un'Atalanta solida nei primi 45', grazie alle galoppate di Bonacina e Nicolini, nonché alle sgroppate di Madonna che ha aperto un conto personale con Maldini (calci a non finire) chiudendolo con un'ammonizione. Le sceneggiate di Caniggia, con quei pantaloncini tirati su all'inverosimile, non hanno avuto effetto su una difesa rossonera particolarmente compatta, con Filippo Galli e Franco Baresi quasi al meglio, ben diversi da quelli di domenica, come Tassotti, come il citato Ancelotti. La vecchia guardia, sempre pronta alle grandi risposte. Delusioni invece dai giovani: a cominciare da Maldini, che ci sembra troppo caricato e sbaglia palloni che non dovrebbe sbagliare (come al 12' quando ha perso palla su Madonna proprio a metà campo, permettendo all'esterno di fuggire e di imbeccare Caniggia, anche se la conclusione è finita alta). Ha deluso anche Simone, ben neutralizzato dall'arrembante Contratto, un pò meno Stroppa, molto impegnato come Massaro che non sarà un falco ma il suo dovere lo fa sempre. Ma il protagonista, ripetiamo, è stato lui, Ancelotti. Peccato l'ennesimo forfait, quello di Donadoni: si era riscaldato prima della partita ma aveva avvertito dolori muscolari, troppo forti per giocare. Un altro rossonero che va ad aggiungersi in un'infermeria da primato. Per Berlusconi finalmente una soddisfazione: intanto ieri sera ha preannunciato che verdi non si presenterà in Lega per il processo davanti alla Disciplinare. Giorgio Gandolfi ATALANTA || MILAN FERRON 6 G. GALLI 6 CONTRATTO 6,5 TASSOTTI 6,5 PASCIULLO 6,5 MALDINI 5,5 BORDIN 6 COLOMBO 5 PROGNA 6,5 (67' FUSER) 6 PRANDELLI 5,5 F. GALLI 7 (82'COMPAGNO) sv F. BARESI 7 BONACINA 6,5 STROPPA 6 BORTOLAZZI 5,5 ANCELOTTI 7 CANIGGIA 5,5 MASSARO 6,5 NICOLINI 6 EVANI 6 MADONNA 6 SIMONE 5,5 (82' SALVATORI) sv AIL: MONDONICO 6 All.: SACCHI 6.5 1 Arbitro: Lanese 5,5 Rete: 29' Ancelotti. Ammoniti: 19' Massaro, 43' Madonna, 50' Nicolini, 72' Caniggia, 78' Fuser. Spettatori: paganti 20.308, incasso 396.713.000 lire, abbonati 8.800, quota 210.805.000 lire. Franco Baresi. Ancora una volta il libero dei rossoneri di Sacchi è stato fra i migliori in campo

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