l'Urss non ritrova Zavarov

l'Urss non ritrova Zavarov I sovietici deludono a Vienna ma con il pari si avvicinano a Italia 90 l'Urss non ritrova Zavarov E Aleinikov gioca solo negli ultimi 12 minuti VIENNA DAL NOSTRO INVIATO Zavarov è davvero cambiato. Tanto cambiato che adesso non capisce più il russo. Così almeno pareva ieri sera al vecchio e fascinoso Prater, teatro di Austria-Urss. Un anno, un secolo fa, a Sacha queste rimpatriate con la Nazionale sovietica all'ombra del chioccione Lobanowski servivano per liberarsi delle tossine delle critiche italiane. Proprio contro l'Austria, all'andata, Sacha aveva segnato il gol del 2-0 giocando ottimamente. Ma ormai, convertito al calcio italiano e allo spaghetto, diventato una stella della Juve, Zavarov ha smesso di brillare nell'Urss. Un curioso contrappasso, ieri evidente nell'ora e mezzo trascorsa da turista al Prater. Nonostante Zavarov, è il caso di dirlo, la squadra di Lobanowski ha comunque conquistato il punto che cercava in Austria e la quasi matematica qualificazione a Italia 90. Ma per Sacha, fischiato dal pubblico viennese, la partita è stata un piccolo calvario. Saltato puntualmente dai compagni, ridicolizzato dall'avversario diretto, Artner, ammonito per proteste dall'arbitro Hackett in una partita regolarissima peraltro, il piccolo zar si dev'essere domandato che ci faceva lì, al Prater, quando avrebbe potuto festeggiare al Comunale. Cercava Schillaci e trovava Protassov, aspettava il lancio di Fortunato e Michailichenko intanto lo ignorava. Si è visto soltanto alla fine, Zavarov, quando Lobanowski gli ha affiancato la dama di compagnia Aleinikov, dimenticato per 78 lunghi minuti in panchina. Ma non è che lo zar si fosse svegliato, piuttosto si era addormentata la partita. Una serata da dimenticare per i due compagni bianconeri, strappati al campionato in notturna per fare le comparse a Vienna. E invece storica in qualche modo per l'Urss, che a meno di inimmaginabili cataclismi si è garantita il visto per i Mondiali. Più difficile il cammino dell'Austria, che resta seconda nel girone con due punti di vantaggio sulla Turchia, ma anche una partita in più e l'incubo di dover giocare il 25 ottobre nel catino infernale dello stadio di Istanbul. Ma per i tifosi bianconeri non sono soltanto spine. Sempre che Boniperti abbia davvero prenotato il terzo sovietico, cioè Oleg Protassov. Assente da mesi per uno spaventoso incidente, il centravanti dell'Urss di oggi e magari della Juve di domani è stata di gran lunga il migliore. Una specie di locomotiva, finché le gambe gli hanno retto, capace di trascinare la squadra. Ma anche abile nel proteggere la palla con tocchi di classe ammirati di questi tempi soltanto in Van Basten e Gullit, la coppia olandese del Milan attualmente in infermeria. Peccato che in tutta la partita gli sia arrivato soltanto un lancio decente. E su questo, alla mezz'ora, Protassov ha costruito la più netta occasione dei sovietici. L'azione era partita proprio da Zavarov, l'unica della serata. A centrocampo lo juventino strappava la palla e dopo averla difesa dal solito Artner, lanciava Cherenkov. Passaggio in area di questi a Protassov che al volo lambiva il paio esterno. E' stato uno dei pochi brividi nella partita che l'Urss ha poi controllato senza troppa fatica soprattutto a centrocampo dove, latitante Zavarov, sudavano moltissimo tutti gli altri e in particolare Michailichenko, pure reduce da una lunghissima convalescenza. Smarrita di fronte a questa cortina di passaggi, l'Austria si affidava a giovani di belle speranze, capeggiati dal talentuoso ventenne Herzog, erede designato di Prohaska. Un po' poco. Senza contare che nelle poche circostanze nelle quali agli austriaci riusciva di bucarela maginot russa, ci pensava Polster a sciupare tutto. Lo dipingevano all'apice della forma, invece il ragazzo, immobile come in lampione, ha ricordato le peggiori prestazioni in maglia granata. Per i padroni di casa Herzog ha offerto la miglior palla gol allo sciagurato Linzmaier che inciampa al cospetto di Chanov. Il resto è melina sovietica. Allora c'è spazio anche per Zavarov e Aleinikov. In fondo Vienna vai bene una gita. Curzio Maltese » Solo Protassov ha cercato di spingere l'Urss verso il successo AUSTRIA jpgh URSS LINDENBERGER 7 CHANOV 6 RUSS 5 BESSONOV 6 STREITER 5 KIDIATULLIN 6 PFEFFER 6 KUZNETSOV 7 WEBER 6 GORLUKOVIC 6 ZSAK 6 MICHAILICHENKO 6,5 OGRIS 6 CHERENKOV 6,5 (65'RODAX) sv (78'ALEINIKOV) sv LINZMAIER 6 LITOVCHENKO 6,5 POLSTER 5 ZAVAROV 5 HERZOG 6,5 PROTASSOV 7 (77'HORTNAGL) sv DOBROVOLSKY 6,5 ARTNER 6,5 All.: Hichersbercjer 6 All.: Lobanowsky 7 0 Arbitro: HACKETT (Inghilterra) 6 Ammoniti: Zavarov 59', Kidiatullin 62'. Spettatori: 55 mila.