Gardini entra nella Gemina di Valeria Sacchi

Gardini entra nella Gemina Nasce l'alleanza tra Agnelli e Ferruzzi, varati due aumenti di capitale Gardini entra nella Gemina Più forte la finanziaria nel gruppo Rizzoli MILANO. Raul Gardini entra in Gemina, dove diventa il secondo azionista con il 9,6% portando in dote alla finanziaria la sua partecipazione in Rizzoli, pari al 21,6% del capitale. L'operazione sancisce l'alleanza tra i due maggiori gruppi privati italiani, Agnelli e Ferruzzi, nell'ambito di una società, la Gemina, nella quale sono già intrecciati gli interessi di altri grandi imprenditori come Pesenti, Orlando, Pirelli, Lucchini, Bazoli, Arvedi. Senza contare Mediobanca, che di Gemina è il secondo azionista, e le Generali. Altro aspetto importante, l'operazione rende saldissimo il controllo di Gemina in Rizzoli. La quota in Rcs sale infatti dal 55,84% al 77,5%. E va ricordato che il gruppo Ferruzzi possiede due testate: «Il Messaggero» e «Italia Oggi» e attraverso la Finisvim è presente in Ipsoa e nell'Editoriale di Monti. «L'accordo tra Gemina e gruppo Ferruzzi» ha detto ieri il presidente di Gemina, Giampiero Pesenti «ha un senso.più ampio di quello di un semplice scambio azionario, in quanto Gemina rafforza la propria posizione in Rizzoli portandosi oltre il 77 per cento, ed ampliando così il proprio margine di manovra, nel caso si profilasse la possibilità di realizzare accordi con altri gruppi editoriali che prevedano scambi azionari, dato che intendiamo conservare la maggioranza assoluta della Rcs. Da parte sua il gruppo Ferruzzi non solo entra in Gemina, ma anche nel sindacato di controllo. Si tratta di un allargamento della Gemina a una realtà finanziaria e industriale importante come il gruppo Ferruzzi» L'intesa è stata approvata ieri dal consiglio di amministrazione della finanziaria che ha esaminato il bilancio al 30 giugno scorso, che chiude con un utile di 90 miliardi contro i 70 miliardi dell'anno prima: il dividendo salirà quindi da 50 a 60 lire per le azioni ordinarie e da 60 a 70 lire per le risparmio. Il consiglio ha anche deciso un aumento di capitale in azioni di risparmio che porterà nelle casse della società 118 miliardi. Un secondo aumento di capi¬ tale verrà invece riservato al gruppo Ferruzzi che riceverà 125 milioni di azioni ordinarie Gemina dando in cambio una società, la Fidia, nel cui portafoglio è appunto il 21,66% della Rizzoli. La Fidia sarà fusa per incorporazione nella Gemina stessa, mentre ì Ferruzzi diventeranno i terzi azionisti di Gemina con il 9,6%. Non solo questa quota entrerà a far parte del patto di sindacato, ma Gardini avrà un posto nel consiglio di amministrazione della finanziaria e rappresenterà personalmente il suo gruppo nel sindacato, come ha spiegato ieri Pesenti. Pesenti ha anche aggiunto che il 21,6% di Rcs è stato valutato 240 miliardi. Con l'ingresso di Ferruzzi, le quote di partecipazione in Gemina degli attuali azionisti risulteranno leggermente ridotte: Sicind (gruppo Fiat) scenderà dal 29,7 al 26,9%, Mediobanca dal 13,3 al 12,6%, la Smi di Orlando dal 5 al 4,5%, l'Isvim (Ferruzzi, Varasi, Cabassi) dal 2,99 al 2,7%, le Generali dal 2,6 al 2,4%, la Tosi di Pesenti dal 2,5 al 2,3%, Italcementi (sempre Pesenti) dal 2,4 al 2,2%, la Pirellina dall'1,9 al 1,7%, Lucchini dall' 1,8 all' 1,69% e Arvedi dall'1,2 all'1,1%. E vediamo i dettagli dell'aumento di capitale in titoli di risparmio e i risultati di bilancio. Il capitale passerà da 589,3 a 648,2 miliardi tramite un'emissione di 117,8 milioni di azioni di risparmio non convertibili, da offrire in ragione di una nuova azione ogni 10 possedute sia ordinarie che di risparmio a 1000 lire, di cui 500 di sovrapprezzo. Ha commentato Pesenti «Si tratta di un aumento molto conveniente per gli azionisti, poiché il dividendo è pari al 7% del prezzo di emissione». Il bilancio al 30 giugno della finanziaria chiude con un utile di 89,4 miliardi che a livello consolidato salgono a 112,8 miliardi, dopo ammortamenti per 138,4 miliardi, che corrispondono all'integrale ammortamento nell'anno dell'avviamento sulle partecipazioni. Nel bilancio precedente, l'utile consolidato era stato pari a 106,7 miliardi, dopo ammortamenti per 9,4 miliardi. L'ultimo anno ha visto molte variazioni nella composizione del portafoglio partecipazioni. Tra le più rilevanti: la cessione del gruppo assicurativo Intercontinentale, l'acquisizione del 100% della Fila Holding, il potenziamento della presenza in Cartiere Burgo (dal 4,9 al 6,1%) e Pirellina (dal 4,7 al 5,1%), l'ingresso con quote significative in Ocean (8,3%), Sci (5%) e Bonfiglioli (25%). Per quanto riguarda l'attività di intermediazione finanziaria, Gemina ha avviato Gemina Finance, ed ha stipulato accordi con Chase Manhattan Bank per la costituzione di un fondo chiuso, destinato ad investimenti in aziende italiane. Valeria Sacchi

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