Armi, inchiesta sulla Comi!

Armi, inchiesta sulla Comi! Venezia: dopo la Bnl un'altra grande banca nel mirino dei giudici Armi, inchiesta sulla Comi! Mandato di comparizione per 8funzionari VENEZIA. E dopo la Bnl, spunta anche un'altra banca di interesse nazionale nell'affare delle «triangolazioni» di armi all'Iran e all'Iraq: la Comit. Questa è l'accusa del giudice istruttore Felice Casson. Il magistrato ha inviato 8 mandati di comparizione ad altrettanti funzionari della Banca Commerciale delle sedi di Milano e Torino. Si conosce per ora solo il nome di uno degli 8 indiziati:l'ex direttore centrale Filippo Minolfi. L'accusa è la stessa che era stata mossa ai vertici della Bnl, al presidente Nerio Nesi, ai due direttore centrali e a 2 funzionari della sede torinese: garanzie di rimborsi dell'anticipo contrattuale e garanzie di buona esecuzione del contratto; in gergo finanziario «advanced payments bonds» e «Performance bonds». La cifra ammonterebbe a diverse decine di miliardi di lire. Un comunicato della Banca Commerciale tuttavia precisa che «l'esposizione della banca per finanziamenti ed impegni di finanziamenti relativi ad esportazioni italiane verso l'Iraq, ammonta a 5,6 miliardi di lire. Per quanto concerne l'Iran, l'ammontare totale dell'esposizione è di 41,9 miliardi». Ma la Comit precisa che le esportazioni da essa finanziate verso questi due Paesi «in nessun caso riguardano armi». E per quel che attiene all'inchiesta in corso a Venezia, la banca informa che sta fornendo al giudice «gli elementi tecnici che dimostreranno che i finanziamenti contestati non sono mai stati effettuati». Intanto il giudice prosegue nella sua tesi. Questo troncone dell'inchiesta riguarda esportazioni di armi verso la Francia, il Portogallo e la Malaysia che poi sarebbero rimbalzate in direzione dei due Paesi mediorentali in guerra. Le imprese coinvolte sono sette, fra cui tre aziende torinesi, la Erber, la Sea srl, e la Consar srl. Gli anni a cui si riferiscono le indagini sono compresi fra l'84 e l'87. Arrestate, o comunque interrogate in veste di imputate, finora sono una quarantina di persone, fra imprenditori e dirigenti delle aziende in questione, vertici dei due istituti di credito, funzionari di ministero. In questi giorni sono stati raggiunti da mandato di comparizione quattro alti ufficiali dello stato maggiore, tre funzionari del Sismi, il servizio segreto militare, e l'attuale ambasciatore plenipotenziario a Strasburgo, Umberto Toffano, all'epoca dei fatti presidente del comitato speciale interministeriale che deve accertare la destinazione delle forniture militari a Paesi stranieri. Mario Lollo

Persone citate: Comi, Erber, Felice Casson, Filippo Minolfi, Mario Lollo, Nerio Nesi, Umberto Toffano