Gigliola sviene ma resta in cella

Gigliola sviene ma resta in cella Guerinoni all'ospedale, solo per una visita Gigliola sviene ma resta in cella IMPERIA NOSTRO SERVIZIO L'avvocato Alfredo Biondi lo aveva previsto. Ieri mattina Gigliola Guerinoni, la gallerista di Cairo Montenotte condannata a 26 anni per il delitto del farmacista Cesare Brin, è stata colta, poco prima delle dieci, da una crisi lipotimica, uno svenimento causato da un abbassamento di pressione.»E' stata soccorsa dal medico del carcere, Roberto Bova, che ha ordinato il trasferimento all'ospedale: qui la donna è stata curata e poi accompagnata con un'ambulanza della Croce Rossa scortata dai carabinieri al centro di igiene mentale di Costarainera. I medici che l'hanno visitata hanno deciso che può essere curata in cella e poco prima di mezzogiorno la donna è tornata all'infermeria del carcere. Oggi verrà visitata dal professor Giacomo Canepa e dal dottor Andrea Lomi dell'Università di Genova, i periti incaricati dalla difesa di accertare le condizioni fisiche e psichiche della detenuta. L'avvocato Biondi appena appresa la notizia del malore di Gigliola Guerinoni ha commentato: «Non è mia abitudine gridare "al lupo al lupo", quando ho detto che la signora Guerinoni stava male l'ho fatto a ragion veduta. Ho incontrato la donna tre volte, l'ho vista peggiorare sempre più. Non sono un medico ma posso assicurare che quella donna è in condizioni gravissime, il carcere la uccide poco a poco. Non si nutre, si trascura e sta male fisicamente e moralmente». Il legale, insieme con la collega Mirka Giorella, quando riceverà il risultato delle perizie del professor Canepa presenterà ai giudici la richiesta degli arresti domiciliari per la sua assistita. [g. ci

Luoghi citati: Cairo Montenotte, Costarainera, Genova, Imperia