La laaf cancella i record
La laaf cancella i record Johnson La laaf cancella i record BARCELLONA. Il record mondiale di Ben Johnson (9"83 sui 100, ottenuto a Roma il 30 agosto 1987) sarà cancellato dall'elenco dei primati: lo ha deciso l'Assemblea della laaf (la federazione internazionale dell'atletica) approvando a grande maggioranza una risoluzione contro il doping. Dopo tre ore e mezzo di acceso dibattito, l'Assemblea ha votato per l'annullamento di tutti i record stabiliti da atleti che ammettono di aver fatto uso di sostanze proibite. Il provvedimento entra in vigore dal 1° gennaio 1990. Durante la discussione alcuni hanno affermato che una decisione di questo genere avrebbe discriminato Johnson, detentore oltreché del record dei 100 anche di quello dei 60 indoor (6"41, a Indianapolis il 7 marzo 1987), in quanto unico primatista mondiale che abbia confessato di aver assunto sostanze vietate dai regolamenti. Amadeo Francis, rappresentante di Portorico, ha guidato lo schieramento contrario al provvedimento dicendo che le nuove regole non erano in vigore quando l'atleta confessò davanti alla commissione d'inchiesta canadese; Johnson verrebbe così in un certo senso frodato perché non sapeva quali sarebbero state le conseguenze della sua ammissione e in futu ro chi si trovasse nelle sue con dizioni si guarderebbe bene dal confessare. Francis ha poi aggiunto: «Vogliamo stabilire la verità, ma non vogliamo mettere un uomo in condizione di do ver scegliere fra mentire e an dare in prigione o dire la verità e perdere il suo primato». La maggioranza del 131 dele gati si è invece schierata con il presidente della laaf, Primo Nebiolo, che ha sostenuto fino in fondo la necessità di intro durre le nuove regole: «Non stiamo cercando di mutare il passato; stiamo semplicemente dicendo che dal 1° gennaio 1990 la lista dei record non in eluderà più chi ha ammesso di aver assunto sostanze proibite. Non vogliamo colpire nessuno, ma vogliamo dimostrare a tutti che siamo contro il doping».
Persone citate: Amadeo Francis, Ben Johnson, Johnson, Primo Nebiolo
Luoghi citati: Barcellona, Indianapolis, Roma
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