Nel Milan anche Rijkaard va in mutua

Nel Milan anche Rijkaard va in mutua Rossoneri a Bergamo sempre più in emergenza dopo il ko casalingo, c'è Borgonovo in dubbio Nel Milan anche Rijkaard va in mutua Guai al ginocchio? Ma Sacchi parla di influenza BERGAMO DAL NOSTRO INVIATO Un altro ginocchio imballato, dopo quelli di Gullit e Van Basten oppure, stando alla versione di Sacchi, c'è di mezzo «un'influenza con tanto di dissenteria» per il prode Frank Rijkaard? Anche l'olandese più resistente, un maratoneta rispetto ai compagni del mezzofondo, stavolta non giocherà: è rimasto a casa, non si è fatto vedere a Milanello, niente partita di Bergamo. Una brutta sorpresa per il tecnico e per i compagni. Uno di questi, contrariamente alla versione ufficiale, confidava: «La tendinite ha provocato guai al ginocchio, speriamo bene». Sacchi, come si è detto, era per la versione che parlava di influenza. Uno dei medici, Tavana, ha ammesso che «sino a due giorni fa c'era qualche problema al ginocchio ma adesso effettivamente è a letto con l'influenza». Povero Rijkaard, improvvisamente le ha avute tutte. Naturalmente è augurabile che non si profili il pericolo di un menisco pure per lui, Berlusconi comincerebbe ad arrabbiarsi. Oltretutto i medici hanno sconsigliato l'impiego di Borgonovo, almeno a titolo precauzionale. L'attaccante, uscito malconcio dalla partita con la Lazio, è stato sottoposto alla Tac che ha escluso complicazioni o comunque malanni per la botta subita alla testa. Consi- derata l'aria che tira al Milan, i medici hanno convenuto che Borgonovo farà bene a riposare per qualche giorno, ad evitare altri duri scontri. E ciò avviene proprio quando il Milan aveva bisogno dei suoi gladiatori, alla vigilia della trasferta di Bergamo che apparentemente dovrebbe essere facile ma che in realtà potrebbe trasformarsi nella classica trappola. D'accordo, Mondonico non naviga in acque tranquille: ha perso anche Stromberg, stasera impegnato con la nazionale svedese a Stoccolma per l'incontro di qualificazione mondiale con l'Inghilterra. Il campionato continua ad essere snaturato da questi stranieri che vanno e vengono: per cinque che arrivano ce ne sono altrettanti in partenza. Stromberg non poteva mancare all'impegno internazionale anche perché proprio la Svezia sta tallonando la capolista inglese, distaccata di due punti avendo però giocato una gara in meno. Inoltre il portiere Ferron ha guai ad una mano (ieri mattina gli esami clinici al Matteo Rota hanno escluso fratture) mentre Evair non è ancora disponibile. Sacchi, secondo consuetudine, non intende fasciarsi la testa prima di averla rotta. E' una sua frase classica. «La sconfitta con la Lazio è stata un episodio evitabile, ma può succedere. Non dobbiamo piangere per le assenze ma cercare di rifarci subito a Bergamo; altrimenti i problemi aumenteranno». Effettivamente Bergamo è un test importante: contro una formazione così rimaneggiata in altri tempi il Milan non avrebbe avuto problemi, se ora ci saranno significa che la squadra campione d'Europa è condizionata in misura determinante dai suoi stranieri. Dovendo giocare con una formazione tutta italiana, il Milan avrà sicuramente qualche problema ma non dimentichiamo che l'Atalanta potrà schierare soltanto uno dei suoi stranieri, Caniggia, quindi in un certo senso 1 conti sembrano tornare. Resta da vedersi se il Milan ha superato lo choc per la sconfitta interna che ha troncato una serie esaltante d'imbattibilità. Sacchi ha fatto bene a confermare Giovanni Galli, visto che alcuni ipotizzavano l'innesto di Pazzagli. Il portiere non ha responsabilità sull'autorete di Maldini, si trovava nella posizione richiesta dal suo allenatore. E' proprio Sacchi che lo vuole al limite dell'area piccola, come secondo libero: che colpa ne ha se Maldini gli passa il pallone con una gran pedata? Dunque, per i resti dei campioni d'Europa è il momento di rialzare la testa, di tirare fuori quanto resta in fatto di attributi. Berlusconi si vantava di essere come il Colleoni, i suoi diavoletti non possono essere da meno. Giorgio Gandolf i