Le ultime schegge del partito armato di Giovanni Bianconi
Le ultime schegge del partito armato Le ultime schegge del partito armato Erano scappati in Francia dopo il maxi-blitz dell'anno scorso ROMA. Si erano rifugiati in Francia dopo i ventuno arresti che un anno fa decapitarono le Brigate rosse-partito comunista combattente. Non si sa se stessero preparando un attentato, ma non pare avessero in corso «inchieste)/ contro qualche obiettivo. Probabilmente avevano in mente di fare una rapina per rimpinguare le casse del terrorismo. Ma soprattutto scrivevano. Volantini e .documenti programmatici inneggianti all'alleanza con i tedeschi della Raf trovati in quantità nei due covi parigini, frutto del dibattito che dentro le Br sembra non doversi fermare mai, neanche adesso che i militanti dell'organizzazione sono rimasti una manciata. Dei brigatisti arrestati a Parigi — tutti dichiaratisi «prigionieri politici» — soltanto tre (le due donne e Gino Giunti) erano noti agli inquirenti. Carla Vendetti, romana, 33 anni, era la compagna di Antonio Gustini, il brigatista rimasto ucciso in una tentata rapina a Roma, alla fine del 1984. Fa parte delle Brigate rosse almeno dal 1981, visto che già nell'82 i carabinieri dell'antiterrorismo si imbattono in lei e Gustini. Poi, nel 1984, prima di un'operazione che costò alle Br una trentina di arresti e la scoperta di un covo con dentro un intero arsenale, venne fotografata a villa Borghese, durante una riunione della colonna romana dell'organizzazione. L'altra donna, Simonetta Giorgeri, 34 anni, di Carrara, è una delle «love» tirata su dal capo br Fabio Ravalli, accusato tra l'altro dell'omicidio del senatore Roberto Ruffilli. Era latitante dal 30 aprile del 1984, quando uscì di prigione per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva e scelse la strada della clandestinità. Condannata per partecipazione a banda armata a Firenze, deve scontare ancora due anni e 9 mesi di carcere. La sua militanza nelle file del terrorismo risale al Comitato rivoluzionario toscano messo in piedi, appunto, da Ravalli. Simonetta Giorgeri è l'unica degli arrestati che girava per Parigi armata. Stessa provenienza di regione e di gruppo per Gino Giunti, 35 anni, toscano e latitante dal 1984. Gli altri due arrestati, Nicola Bertone e Marcello Dell'Omo, entrambi di Cesa, in provincia di Caserta, erano del tutto sconosciuti a magistrati ed investigatori. Ma vengono da una regione, la Campania, che è una delle poche zone dove i resti delle Br appaiono ancora in grado di reclutare. Non a caso l'ultimo volantinaggio brigatista, che risale al 18 marzo scorso, è stato fatto in due quartieri di Roma e di Napoli. Secondo i carabinieri che hanno effettuato l'operazione parigina, Vendetti e Giorgieri facevano parte dell'attuale comitato esecutivo delle Br, ed hanno partecipato almeno alle inchieste preparatorie delle ultime azioni brigatiste, come la strage-rapina di via Prati di Papa a Roma, Ma questi non sono altro che i resti delle Br. «I dirigenti ancora in circolazione sono meno di dieci», dice un colonnello della sezione anti-terrorismo. E i nomi di grossi latitanti che sempre vengono ripetuti in queste circostanze, come quello di Gregorio Scarfò, vengono ormai giudicati «fuori dal giro». Della vecchia struttura organizzativa delle Br (direzione strategica-comitato esecutivo-cellule), resta in piedi solo l'organismo intermedio, di cui avrebbero fatto parte le due donne. La direzione strategica risultava già «sguarnita» al momento degli arresti di un anno fa. In base alle ultime inchieste, i militanti ancora in circolazione delle Br-Pcc e quelli del «partito guerriglia» che si costituì intorno a Giovanni Senzani sono rimasti gli ultimi eredi del terrorismo nostrano. E tra i due gruppi, ci sono stati negli ultimi tempi contatti anche operativi. Fra gli arrestati di un anno fa c'erano Giuseppina Delogu e Francesco Morabito, che al processo Moro-ter sono voluti andare nella gabbia di Senzani. Facevano dunque parte del «partito guerriglia», ma condividevano covi e progetti con l'altra fazione brigatista. Giovanni Bianconi
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