«Un rapimento che sa di fuga»
«Un rapimento che sa di fuga» Vacilla l'ipotesi del sequestro per il commerciante scomparso nel Cuneese «Un rapimento che sa di fuga» L'industriale aveva debiti per miliardi anche con allevatori francesi Poche settimane prima di sparire era stato picchiato a sangue da stranieri SOMMARIVA BOSCO (Cuneo). A quasi tre giorni dalla scomparsa, si infittisce il mistero sulle sorti di Bernardo Groppo, il giovane sommarivese — figlio, socio e collaboratore di un commerciante di bestiame allontanatosi da casa dieci mesi fa per sfuggire alle pressioni e alle vendette dei creditori — che i familiari temono sia stato rapito durante un incontro d'affari avuto domenica con persone non identificate. Ma più il tempo passa e più perde terreno l'ipotesi del sequestro, che pure gli inquirenti tengono tuttora in doverosa considerazione. Di certo i presunti rapitori non si sono fatti vivi e i parenti di Bernardo Groppo — moglie, madre, sorella — sostengono di non avere alcuna notizia di lui. Continua a mancare all'appello anche l'auto al volante della quale, nel primo pomeriggio di domenica, il giovane è uscito dalla villa-cascina di via Chiretto per recarsi all'appuntamento. Inutilmente i carabinieri della compagnia di Bra hanno sperato che in questi due giorni qualcuno segnalasse di aver notato l'auto, una Golf grigio metallizzato targata Torino. Ma l'auto non è stata né ritrovata né vista, e ciò, unito all'assoluta mancanza di segnali da parte dei presunti rapitori, sminuisce la consistenza dell'ipotesi del sequestro. L'attendibilità di questa drammatica spiegazione della scomparsa di Bernardo Groppo, e dell'ancor più tragica teoria della «spedizione punitiva» con esito mortale, è però messa in crisi soprattutto da un precedente noto finora solo in paese o nella cerchia degli allevatori, mercanti di bestiame e macellai dei dintorni, ma su cui adesso tutti si interrogano: l'assenza, certamente volontaria e lunga ormai quasi un anno, del padre di Bernardo, Domenico, titolare della ditta (una società in nome collettivo composta da tutti i membri della famiglia) per la quale sono in corso le procedure fallimentari. I Groppo sono ufficialmente «esposti» per 2 miliardi e 200 milioni, ma il volume effettivo dei loro debiti supererebbe i quattro miliardi e comprenderebbe anche una grossa multa proposta dalla Finanza per una vicenda di bovini estrogenati importati dalla Francia: un particolare che rafforza la convinzione dell'esistenza di una pista che porta fuori dall'Italia. Il fallimento è stato dichiarato dal tribunale di Alba nel dicembre '88, circa un mese dopo la scomparsa da Sommariva di papà Domenico. Ma più che alla scadenza processuale il «volontario esilio» del commerciante sarebbe da attribuirsi ad un drammatico episodio di poche settimane prima: la sanguinosa aggressione subita dal Groppo a pochi passi dalla piazza del mercato di Moncalieri, responsabili c'è chi dice uno e chi due uomini di nazionalità francese. E in Francia, anzi soltanto là stando all'inchiesta dei giudici fallimentari, c'è gente che «avanza soldi» dagli imprenditori di Sommariva: una decina di commercianti di bestiame che, riuniti in un «pool», hanno chiesto e ottenuto la dichiarazione di fallimento. A qualcuno di loro è poi venuto in mente di usare la maniera forte per tentare di riscuotere i crediti? E' possibile, anzi è quasi certo: a parte il gravissimo fatto di Moncalieri (un pestaggio duro, con prognosi di 40 giorni per l'aggredito), lo testimonierebbero le minacce telefoniche ricevute dai Groppo prima e dopo la decisione di Domenico di sparire dalla circolazione. «Dove si trovi non lo so neppure io: a casa non è più venuto e non l'abbiamo più visto, telefona soltanto ogni 15-20 giorni per dare notizie e sapere come stiamo» sostiene la moglie Mariangela Olivero. Quanto al rifugio di Domenico, a Sommariva si sussurra che sia «molto vicino e forse neppure tanto solitario»: un modo per dire, da parte dei compaesani scettici sull'ipotesi del sequestro, che da domenica i Groppo «latitanti» sono diventati due. Grazia Novellini
Persone citate: Bernardo Groppo, Grazia Novellini, Groppo, Mariangela Olivero
Luoghi citati: Alba, Bra, Francia, Italia, Moncalieri, Torino
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