L'aereo schiacciato dal vento
L'aereo schiacciato dal vento La tragedia all'Avana causata dal nubifragio, al pilota era stato detto: non decollare L'aereo schiacciato dal vento Cuba: terrore su un altro Ilyushin diretto a Roma L'AVANA DAL NOSTRO INVIATO Una tragedia causata dal nubifragio. Il vento che schiaccia l'aereo e lo butta giù come un uccello colpito mentre spicca il volo. La commissione d'inchiesta che indaga sul disastro di domenica (ieri il bilancio è salito a 170 morti) pensa che la causa sia da attribuire ad una particolare situazione meteorologica che ha impedito all'Ilyushin di prendere quota. L'ambasciatore italiano Carlo Civiletti ha ricevuto dal presidente della commissione, il generale Rogelio Acevedo, un telex nel quale si fanno alcune ipotesi preliminari. Ma per avere un'idea più chiara bisognerà aspettare che la scatola nera più importante, che contiene 70 parametri utili all'inchiesta, ritorni da Mosca, dov'è stata mandata per gli accertamenti. Altre due, con un numero minore di parametri, sono state ritrovate, ma non la quarta. Ciononostante, la commissione già avanza l'ipotesi che la causa più probabile dell'inci- dente sia stata un tipo di turbolenza che ha provocato diversi disastri aerei in passato. «Questa condizione particolare—ha detto l'ambasciatore — si verifica quando si addensano cumuli tipicamente tropicali. Si crea un movimento d'aria discendente che supera la forza dell'aereo al decollo fino a neutralizzarla». Il termine tecnico per questo fenomeno è «windshear factor», così chiamato perché la pressione si divide fino a formare una sorta di forbice (in in¬ glese, «shear») di vento fortissimo che impedisce all'aereo di alzarsi. «Al momento del decollo la pioggia che cadeva sull'aereo era sottile», ha detto l'ambasciatore. Ma poco più avanti, alla fine della pista, si era già formata una forte turbolenza e pioveva a dirotto. Non appena l'aereo ha cercato di alzarsi sarebbe stato schiacciato dalla pressione. Perché il pilota non ha ritardato la partenza? Le ipotesi sulla decisione del pilota — in base al codice dell'Aeronautica cu- bana, è lui a decidere il momento della partenza e non la torre di controllo — sono due: o non ne ha tenuto conto, valutando che il temporale era innocuo; oppure ne ha tenuto conto, ma ha deciso di rischiare comunque per non ritardare la partenza. Ed è questa seconda ipotesi che va acquistando peso. In una delle prime registrazioni si sente la torre di controllo che chiede al pilota se non sia il caso di aspettare che passi la bufera prima di tentare il decollo. Ma lui risponde: «No, perché altrimenti aumenta la pioggia». Secondo l'ambasciatore Civiletti la prima sensazione che si ha leggendo il telex mandato dalla commissione è che il pilota abbia avuto «eccessiva fiducia» nelle condizioni meteorologiche «e si sia comportato in modo assai temerario». Ieri a Cuba ancora paura per un gruppo di turisti italiani diretti a Roma su un Ilyushin. L'aereo ha avuto un'avaria dopo il decòllo, ha dovuto scaricare tutto il carburante e rientrare all'Avana. Andrea di Robilant Luigi Capalbo, 22 anni, di l'unico sopravvissuto alla tragedia di Cuba
Persone citate: Andrea Di Robilant Luigi, Carlo Civiletti, Civiletti, Luigi Capalbo, Rogelio Acevedo
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