Pagnin re del Veneto

Pagnin re del Veneto CICLISMO Sotto la pioggia, fuga da campione per un ciclista di casa Pagnin re del Veneto E Fondriest è ancora secondo PADOVA. Roberto Pagnin ha vinto da campione un Giro del Veneto reso durissimo, quasi impossibile, dalla violenta pioggia caduta ininterrottamente dalla partenza all'arrivo. Ha attaccato sul breve ma durissimo strappo del Roccolo quando mancavano 40 chilometri al traguardo. Ha scollinato con 27" su Massi, 30" su Tchmil e Ghirotto, 32" su Santoromita, 44" su Fondriest e 48" su Faresin. I sei inseguitori sono riuniti in discesa, tentando di riagganciare Pagnin. Ma il fuggitivo ha aumentato il suo vantaggio portandolo oltre un minuto. E ha continuato a progredire fino al traguardo che ha tagliato con un l'40". Il corridore veneto (abita a Vigonovo, a una quindicina di chilometri da Padova) ha gareggiato in mezzo a numerosi suoi sostenitori. Pagnin ha 26 anni, è professionista dal 1985 dopo ottimi trascorsi dilettantistici. Aveva già vinto una «classica», il Giro del Lazio, oltre a tre tappe della Vuelta, al Giro di Puglia (con una tappa). Conside¬ rando anche le kermesses, questa è la sua decima vittoria. Roberto è diventato popolare per le sue lunghe ed avventate fughe, poche coronate da successo. «Stavolta avevo preparato l'attacco proprio in quel punto topico — ha spiegato —, era una vittoria programmata. Dopo il successo nella quarta tappa nel Giro di Spagna, in maggio, con una fuga di 190 chilometri, ero convinto di disputare il Giro d'Italia e il Tour de France. Invece la mia squadra mi ha escluso dal Giro e poi ha rinunciato al Tour. Mi ero talmente demoralizzato da pensare di buttare in cantina la bici. Poi ho reagito alla depressione, mi sono allenato intensamente, anche dietro motore». Il gruppo sportivo di Pagnin cesserà l'attività al termine della stagione. Non mancano tuttavia a questo bizzarro ma potente atleta le offerte. Si è fatta avanti anche la squadra spagnola di Delgado. Maurizio Fondriest, che ha vinto facilmente la volata sul sovietico Tchmil e su Massi, ha collezionato il 7° secondo posto della stagione dopo quelli nella Tirreno-Adriatico, nel Giro d'Italia (due tappe), nel Giro del Friuli, nel Gran Premio di Camaiore, nella prova di Coppa del mondo in Inghilterra. L'ex iridato si è complimentato con il vincitore facendone l'elogio: «Pagnin è andato più forte di tutti: merita la vittoria». Fondriest è rimasto sempre nelle posizioni di testa in una corsa che non ha avuto un attimo di respiro. Soltanto 33 dei 158 partiti sono giunti al traguardo: questo dato testimonia delle difficoltà di una competizione che ha registrato anche numerose cadute. Ne è rimasto ancora vittima Argentili, costretto al ritiro. Cario Valeri Ordine d'arrivo: 1. Pagnin Roberto che compie km 230 in ore 5 e 53', media 38,842; 2. Fondriest a l'40", 3. Tchmil (Urss), 4. Massi, 5. Faresin, 6. Ghirotto, 7. Santoromita, 8. Vichot (Francia) a 2'; 9. Rossi, 10. Bontempi F. a 2' 15".