Sì al titolo no al record Johnson?

Sì al titolo no al record Johnson? ATLITICA La parola alla Iaaf Sì al titolo no al record Johnson? In attesa dell'ultimo atto stagionale, la Coppa del Mondo, l'atletica vivrà nei prossimi giorni momenti decisionali importantissimi: domani a Barcellona si riunisce il Council della Iaaf e, fra gli argomenti trattati, uno si impone come interesse su tutti gli altri. Riguarda la decisione che verrà presa circa l'autodenuncia di doping fatta da Ben Jonhson. Le decisioni del Council dovranno poi comunque essere ratificare dall'Assemblea della Iaaf, in programma martedì e mercoledì. Sul caso-Johnson, due le correnti di pensiero: la prima è per una normativa non retroattiva (ossia il primato mondiale del canadese, 9"83, stabilito ai mondiali romani non verrebbe cancellato); la seconda vuole invece che il record scompaia dalle graduatorie, avendo lo stesso Johnson precisato di aver assunto steroidi anabolizzanti prima di Roma '87. Da San Juan di Portorico, Arthur Takac, l'autorevole jugoslavo membro del Council e della commissione tecnica della Iaaf, ha escluso provvedimenti retroattivi: «Tutte le decisioni che verranno prese in Spagna riguarderanno l'avvenire, e non competizioni che ormai appartengono al passato». Sul tema del doping, Takac ha poi confermato che Ciò e Iaaf seguiranno, contro gli atleti trovati positivi per la prima volta, la via indicata dal presidente del Comitato olimpico, Samaranch: squalifica da tutte le competizioni per due anni, e non a vita. Cosa che, d'altronde, la Iaaf attua già da tempo. Le parole di Takac, rilanciate da un'agenzia, non sembrano tuttavia in linea con il pensiero dei molti rappresentanti della Iaaf presenti a Montecarlo per la finale del Grand Prix, il cui orientamento sarebbe piuttosto quello di cancellare il tempo di Johnson a Roma, come se il cronometraggio non avesse funzionato, lasciandogli invece la vittoria. Takac potrebbe aver optato per dichiarazioni diplomatiche, visto che nell'area centro-americana e caraibica si levano le maggiori voci in difesa del canadese. Nebiolo, massimo dirigente della Iaaf, mantiene una posizione possibilista: «E' il Council che deve decidere le proposte da fare all'Assemblea. Ma è chiaro che verranno portate avanti solo quelle argomentazioni, sulle quali ci sia l'unanimità». Ig- bar.]

Persone citate: Arthur Takac, Johnson, Nebiolo

Luoghi citati: Barcellona, Montecarlo, Portorico, Roma, San Juan, Spagna