Chi sono i boss della droga ricercati da Washington di E. St.

Chi sono i boss della droga ricercati da Washington E dodici Padrini Chi sono i boss della droga ricercati da Washington Tra i signori della coca che gli Stati Uniti hanno chiesto alla Colombia di catturare ed estradare c'è un gruppo che il ministro della Giustizia americano Dick Thornburgh ha definito «la dozzina super-ricercata». Ecco i dodici uno per uno. Pablo Escobar Gaviria (39 anni). E' considerato il capo del cartello di Medellin, ama farsi chiamare «il Padrino» e indulgere a pose filantropiche: le sue donazioni di denaro ai poveri hanno contribuito a una certa equivoca popolarità del «cartello». Secondo la Dea (l'agenzia antidroga Usa) ha cominciato la sua carriera come ladro d'automobili. La sua passione principale è spazzare via chiunque cerchi d'intralciargli la strada ma recentemente, venuto a sapere che i suoi acerrimi nemici del «cartello di Cali» avevano ingaggiato mercenari inglesi per farlo uccidere, è corso a Cali per trattare coi suoi peggiori rivali. Ma il dialogo è subito caduto e i due clan hanno ripreso l'interminabile guerra. Tra le altre nefandezze, è sospettato per l'assassinio del ministro della Giustizia colombiano Lara Bonilla e del direttore del quotidiano «El Espectador» Guillermo Cano. Il suo capitale è valutato sui tre miliardi di dollari (circa 4200 miliardi di lire). La famiglia Ochoa. Il clan è formato dai fratelli Jorge Luis (39 anni), Fabio (31) e Juan David Ochoa (41). Membri del «cartello di Medellin», appartengono a una vecchia famiglia di Antioquia. All'inizio del secolo un loro antenato ricevette la"più alta onorificenza del governo colombiano, la Cruz de Boyacà, per aver organizzato la prima fiera di bestiame nel Paese. La famiglia si dedica da tempo al commercio di cavalli da corsa. Fabio Ochoa, il loquacissimo padre dei tre fratelli, disse una volta: «E' possibile che dei mafiosi diventino commercianti di cavalli ma ho seri dubbi che dei commercianti di cavalli possano diventare mafiosi». Il duro della famiglia è Jorge Luis che si dice all'inizio degli Anni Settanta sia andato negli Stati Uniti per gettare ponti del commercio della cocaina. Nel 1984 fu arrestato in Spagna: estradato nel 1986 in Colombia fu rimesso in libertà dopo due mesi. Fu nuovamente arrestato l'anno dopo, catturato in un villaggio del Sud dov'era andato per adempiere a un voto al Gesù Bambino di Buga Ma in prigione rimase poco: il 31 dicembre fuggì dal carcere più sorvegliato del Paese, uscendo tranquillamente dal portone principale. Gonzalo Rodriguez Gacha (42 anni). Lo chiamano «il mes sicano». E' il nemico numero uno dei campesinos che si dice abbia sterminato a migliaia. Secondo «Forbes» il suo patrimonio si aggira sui 4 miliardi di dollari (5600 miliardi di lire). Ha iniziato la carriera nelle miniere di smeraldi, collaborando con l'allora incontrastato signore del commercio di pietre preziose, Gilberto Molina, assassinato all'inizio di quest'anno. Il messicano ha condotto una spietata guerra contro i commercianti di smeraldi: si dice che il suo obiettivo sia il controllo di tutta la regione del Magdaleno Medio, un'area strategica nel centro del Paese. Recentemente la Dea lo ha accusato di tirare le fila di un commercio di eroina. José Duarte Acero (37 anni). Secondo gli americani è il killer che cercò, nel 1981, di rapire e uccidere due agenti della Dea. Gustavo Gavidia Ribera (42 anni). Compagno della prima ora nelle imprese criminali di Pablo Escobar, è una delle principali teste di legno del Padrino di Medellin. Gran parte delle ricchezze di Escobar figurano a suo nome. Gerardo Moncada (42 anni). Di lui si sa soltanto che è al vertice del cartello di Medellin. Pare che il suo talento brilli nel riciclaggio del denaro sporco. Gilberto Rodriguez Orejuela (49 anni). Soprannominato «el Ajedrecista», il giocatore di scacchi, fu proprietario di una banca a Panama. Secondo la Dea è il mecenate della squadra di calcio di Cali «El America». Nell'84 fu arrestato in Spagna insieme con Jorge Luis Ochoa: riuscì a evitare l'estradizione negli Stati Uniti e fu rispedito in Colombia. Qui, il solito copione: processato per narcotraffico fu subito liberato. Gli atti di accusa inviati dalla Dea arrivarono in ritardo, quando lui era già sparito. Miguel Angel Rodriguez Orejuela (45 anni). Nonostante sia meno noto del fratello Gilberto, si dice che il suo potere sia più grande. I fratelli Rodriguez Orejuela sono proprietari, tra l'altro, della catena di farmacie Drogas Las Rebajas. Nel corso del sanguinoso duello tra i due cartelli una ventina di queste farmacie sono state distrutte dalle bombe. José Santacruz Lundono (40 anni). Compare dei fratelli Rodriguez, per gli amici è Don Chepe. Per anni diresse la rete di distrubuzione della droga negli Stati Uniti. Lo si accusa, tra l'altro, di aver riciclato denaro sporco a New York e Miami. Ramon Orejuela Caballero (46 anni). Il più vecchio dei tre fratelli Orejuela, di lui si sa poco se non che figura ai vertici del cartello di Cali. [e. st.]