I miliardi di Gardini fanno paura di Gianni Menichelli

I miliardi di Gardini fanno paura BASKET Armata Rossa-Ranger Varese la finale del Memorial Menichelli, già in clima-campionato I miliardi di Gardini fanno paura Marzorati e Sacchetti: «Eccessivo il gap tra vertice e base» ROVERETO DAL NOSTRO INVIATO «Sono venuto a questo torneo perché ero molto amico di Gianni Menichelli e perché le squadre italiane sono le più forti d'Europa». E Sergei Belov, allenatore dell'Armata Rossa Mosca, ha voluto onorare anche con i fatti questo quarto trofeo in memoria del nostro collega scomparso: la sua squadra ha battuto 82-80 la Vismara Cantù (nonostante i 33 punti di Bosa) e stasera affronterà in finale (ore 19,30) la Ranger Varese che ha sconfitto i campioni d'Italia della Philips Milano 105-92. Per le squadre italiane è ancora tempo di collaudi, a tre settimane dall'inizio di un campionato cui i leader carismatici (Sacchetti per la Ranger, Meneghin per la Philips e Marzorati per la Vismara) guardano con curiosità e anche con malcelata ambizione. Quali sono le novità della sua squadra? SACCHETTI: «Puntiamo tutto sui due.giovani pivot italiani Rusconi e Calavita, oltre che sul play americano, probabilmente Green. Col nuovo tecnico Sacco giocheremo un basket meno libero in attacco, ma ugualmente veloce. Io dovrò pensare più alle conclusioni che alla costruzione: tecnicamente, tornerò indietro con gli anni, il che non mi dispiace». MENEGHIN: «Con Riva non ci saranno problemi: basta fargli un blocco e lui ha già segnato. Iavaroni faticherà sotto i tabelloni e non si vedrà molto, ma si sentirà. La panchina è più corta, ma giocheremo tutti. Quanto a me, dovrò portarmi un cuscino perché non partirò nel quintetto. Nessun problema: l'importante è giocare 20'-25V MARZORATI: «Abbiamo molti schemi nuovi, ma per piacere non parliamo di dopo-Riva. Fa¬ remo una difesa più attenta, anche per avere maggior contropiede. In attacco saremo più liberi; in più avremo molti rincalzi validi in panchina. Bouie è molto concreto. Mannion è una guardia esperta, ordinata, autoritaria. Con lui in attacco avremo nuove soluzioni». Quali sono gli obiettivi della sua squadra? SACCHETTI: «Inutile negare che l'anno scorso non è andata bene, è quasi incredibile essere fuori dalle Coppe europee. Ma Varese non può accontentarsi di un obiettivo minimo: lotteremo per i primi quattro posti». MENEGHIN: «Siamo i campioni d'Italia, dobbiamo cercare di ripèterci; in più quest'anno ci sarà di nuovo la Coppa Campioni. Forse avremo qualche problema con i rincalzi, ma con Riva siamo cresciuti». MARZORATI: «Non so ancora quanto possiamo valere, ma l'entusiasmo è molto ed i primi risultati incoraggianti». Cosa pensa dell'ingresso nel basket del gruppo Ferruzzi e dei due acquisti americani, Ferry e Shaw, del Messaggero Roma? SACCHETTI: «E' una politica ristretta a poche società facoltose. Il basket ha bisogno di nuovi imprenditori, ma così si rischia di acuire la frattura tra piccoli e grandi club. E' più importante l'immagine degli incassi e dei risultati». MENEGHIN: «Non dimentichiamo che con i soldi di Gardini sono stati ristrutturati il Palaeur ed altri impianti sportivi romani. Spero che vengano altri mecenati del genere». MARZORATI: «L'ingresso del Messaggero è positivo per Roma, ma eccessivo per la base del basket italiano. Aumenteranno forse gli spettatori, ,ma resterà un caso isolato». Giorgio Vi berti

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