Decollano Wall Street e dollaro

Decollano Wall Street e dollaro La spinta viene dai dati sull'economia Usa che indicano una costante crescita Decollano Wall Street e dollaro Tra Bush e Kaifusi prof ila la pace commerciale Usa-Tokyo NEW YORK. Wall Street stabilisce un nuòvo record, il dollaro continua la scalata. Sullo sfondo i dati positivi sull'andamento dell'economia americana, la Borsa e i colloqui tra il presidente Bush e il primo ministro nipponico Toshiki Kaifu sui commerci tra le due superpotenze economiche. La Borsa che era partita sotto tono ha invertito la tendenza iniziando un crescendo che a mezzogiorno (locale) ha portato l'indice Dow Jones a quota 2756,08. Nello stesso tempo il dollaro era a salito a 1,98 marchi e a 1420 lire, ritoccando al rialzo le quotazioni raggiunte durante la mattinata europea. I colloqui tra Bush e il premier nipponico in corso a Washington, è scontato, non porteranno a dichiarazioni clamorose p ad accordi operativi immediati; la loro importanza tuttavia sta nel fatto che il governo giapponese, appena uscito da una serie di crisi che ne hanno appannato un poco l'immagine, chiede agli americani appoggio nella prossima tornata elettorale, nella quale i socialisti potrebbero compromettere l'attuale leadership; in cambio gli Usa possono chiedere alcune contropartite in grado se non di eliminare almeno di ridimensionare il gigantesco deficit commerciale, 55 miliardi di dollari, che è diventato l'incubo della loro bilancia commerciale. Bush ha promesso durante la sua campagna elettorale agli agricoltori americani che avrebbe strappato a Tokyo maggiori aperture per i prodotti americani, in particolare per il riso. E' dubbio che Kaifu possa e voglia fare ora concessioni clamorose, che lo metterebbero in difficoltà con una larga parte del proprio elettorato, ma è certo che ì colloqui di questi giorni possono preparare accordi più sostanziosi in un secondo momento, una volta archiviate le preoccupazioni elettorali dei governanti giapponesi. Quanto ai dati resi noti dal dipartimento del Commercio, essi indicano che in luglio il «superindice» dell'economia americana è salito dello 0,2% mentre era rimasto fermo a giugno; d'altra parte in agosto il tasso di disoccupazione, come ha comunicato il dipartimento del Lavoro, è rimasto invariato al 5,2% della forza lavoro mentre un sondaggio condotto alla vigilia dalla Dow Jones aveva rilevato una aspettativa di aumento del tasso di 'disoccupazione al 5,3%. Questi dati, nella valutazione prevalente, indicano uria crescita lenta ma stabile dell'economia americana; sono infatti aumentati gli ordini per impianti e beni capitali, gli ordini di beni durevoli, i prezzi delle azioni, l'offerta di denaro, le aspettative dei consumatori. E' l'insieme di questi dati che ha fatto da detonatore per la Borsa e per il dollaro. La valuta Usa, proprio in pre- visione di queste notizie positive, già nella mattinata europea aveva avuto un forte rialzo. A Milano la divisa Usa è stata fissata a 1413,5 lire contro le 1406,9 lire del fixing precedente. A Francofone, dove la Bundesbank non ha effettuato interventi, la divisa americana è stata indicata a 1,9712 marchi contro gli 1,9604 marchi del fixing di giovedì. Secondo gli operatori sia le dichiarazioni del presidente della Bundesbank, Karl-Otto Poehl, che ha escluso prossimi rialzi dei tassi di interesse tedeschi, sia i dati sul surplus commerciale tede¬ sco di luglio che hanno evidenziato una contrazione del 20% del disavanzo, hanno ayuto scarso impatto sul mercato. Il marco è risultato in lieve calo, al fixing di Milano la divisa tedesca è passata a 717 lire dalle precedenti. 717,57. La Banca d'Italia ha acquistato 44 milioni di dollari e 162 milioni di marchi ai fixing delle due divise, ai quali sono stati ufficialmente trattati rispettivamente 59,4 milioni di dollari e 204 milioni di marchi. La lira è stata sostanzialmente stabile all'interno dello Sme. Dal fronte tedesco i dati pub¬ blicati ieri indicano che il surplus commerciale si è ridotto, in luglio, di circa il 20% passando a 10,615 miliardi di marchi dai 13,895 miliardi di giugno. Il surplus delle partite correnti è sceso anch'esso, sempre nello stesso mese, a 5,1 miliardi di marchi dai 10 miliardi di giugno secondo i calcoli preliminari condotti dalla Bundesbank. Sia il surplus della bilancia sia quello delle partite correnti sono inferiori a quelli dell'anno precedente, rispettivamente di 11,061 miliardi e 5,533 miliardi di marchi. [r. e. s.] 320 I GIGANTI DELLO SCAMBIO 290 (VALORE DELLE ESPORTAZIONI IN MILIARDI DI DOLLARI] GERMANIA: GIAPPONE: I ptndUnl ■ LA STAMPAI 'OD"—OU=~!OOi»"llso

Persone citate: Bush, Kaifu, Toshiki Kaifu