«Palermo non perderà il Mundial» di Francesco Santini

«Palermo non perderà il Mundial» Ieri 2 ore di sciopero nei cantieri, mentre si spera nel recupero della «Favorita» «Palermo non perderà il Mundial» La Fifa- si può giocare nello stadio scoperto ROMA. Sale la febbre del Mundial. Concluso lo sciopero generale negli stadi, i sindacati investono il governo del «problema sicurezza». Gli eventi luttuosi di Palermo rimbalzano sulla capitale. La polemica sàie. S'annuncia una girandola di superperizie, ma è ferma la volontà di lasciare a Palermo le partite in calendario anche se si dovesse giocare a stadio scoperto (il calendario prevede "a Palermo tre partite di un giróne eliminatorio: martedì 12 giugno alle ore 21, domenica 17 alle ore 17 e giovedì 21 alle ore 21). L'ultima parola dovrebbe venire, questa volta, da un cattedratico torinese. E' il professor Vittorio Nasce, ordinario di Tecnica delle costruzioni al politecnico di Torino. A lui il ministro Franco Carraro ha affidato il compito di accertare quanto è accaduto alla Favorita e di formulare «indicazioni affidabili sulle soluzioni e sui tempi tecnici necessari» per superare le perplessità di giocare la metà di un girone eliminatorio del Mondiale a Palermo. Altre città, intanto, si candidano per ospitare quelle partite. Pescara si fa avanti: vuole strappare alla Sicilia il girone palermitano. Tutto è ancora in forse e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ora avanza accuse aperte di «sciacallaggio» a chi volesse «approfittare del sangue della Favorita per privare la città di questa opportunità». Dallo stato maggiore della Camilluccia, l'avvocato Luca di Montezemolo, direttore del Col, è categorico: «C'è tutto il nostro impegno a mantenere il Mundial a Palermo. Ci sono la nostra certezza e la nostra volontà — afferma — di non privare la città siciliana di un evento che ha acceso tanto entusiasmo con il cinquanta per cento dei biglietti già venduti». La determinazione di lasciare a Palermo il suo Mundial è confermata anche dalla Federazione internazionale di calcio. Il segretario generale della Fifa, Sepp Blatter, che martedì era volato in Sicilia con Monte zemolo, aggiunge: «A Palermo si potrà giocare anche a stadio scoperto». . Blatter attende il responso dei periti. Non appare disposto a cedere con facilità lo stadio della Favorita, come vorrebbe il deputaro verde-arcobaleno Pollice il quale chiede, con l'esclusione di Palermo dal calcio dei Mondiali, le dimissioni del l'avvocato Montezemolo dalla direzione del Comitato organiz zativo locale. L'altro giorno, nel corso della visita alla Favorita aveva concesso, daccordo con Monteze molo, quattro mesi di proroga per il completamento dei lavori. La notizia, sottolineata dalla Fifa, lascia intendere che ogni polemica su tempi c su «lavori forzati» non ha alcun fonda mento. Ma l'impegno e la buona volontà di Montezemolo e Blatter si scontra con la realtà di Paler mo. Per la Favorita chiusa da due anni al gioco e al pubblico, il lavoro dei periti nominati dal magistrato inquirente dovrebbe essere rapido. Se l'inchiesta dovesse prolungarsi, Palermo non riuscirebbe a garantire neppure il Campo di gioco. Sono saltati, infatti, i parcheggi. Sono bloccati i lavori per l'aerostazione. Il progetto per la viabilità è ancora in alto mare. La tragedia della Favorita intanto impegna anche il ministro del Lavoro. Dello stadio più disastrato d'Italia si occuperà martedì prossimo Carlo DonatCattin in un vertice con i sindacati. Il ministro vedrà Bruno Trentin, Giorgio Benvenuto e Sergio D'Antoni, in sostituzione di Franco Marini. La prima bordata parte dalla Uil. «E' indispensabile — afferma il sindacato di Benvenuto — che il ministro del Lavoro assuma al più presto iniziative rapide per la sicurezza:' il prezzo pagato, in termini di vite stroncate è troppo alto e non ammette più la permanenza di.situazioni di pericolo». Dicono al ministero del Lavoro che Donat-Cattin non si sottrarrà al confronto. Ma ricordano che sul tema della sicurezza è competente il dicastero della Sanità che ha potere di coordinamento su Regioni e,Usi alle quali spetta ogni controllo, ogni indagine. Francesco Santini ^c'0Pe1,0, Due ore di astensione dal lavoro ieri nei cantieri di Italia '90: nella foto l'Olimpico a Roma