Scoperti a Roma di G. Z.
Scoperti a Roma Scoperti a Roma /progetti per «Reggio 2000» nelle carte dell'ex presidente REGGIO CALABRIA DAL NOSTRO INVIATO Forse le indagini sull'assassinio di Lodovico Ligato sono al punto di svolta: in una terza, misteriosa perquisizione compiuta ieri pomeriggio a Roma, i carabinieri hanno messo le mani su materiale definito «di estremo interesse». I documenti erano custoditi in uno studio intestato ad un amico dell'ex presidente delle Ferrovie dello Stato (si tratterebbe di un personaggio già noto alle cronache, un mediatore d'alto livello, un brasseur d'affaires già coinvolto in altri casi clamorosi), di cui per il momento si ignora l'identità. Fra i documenti di Ligato anche studi e progetti per «Reggio 2000» molto particolareggiati e stranamente somiglianti ai progetti reali che si stanno attuando nel capoluogo attraverso il «decreto per Reggio», Una porta blindata, e due casseforti di cui inizialmente non si trovavano le chiavi. L'ufficio è stato piantonato per tre giorni di fila, mentre fra Roma e Reggio Calabria si facevano inutili ricerche nelle abitazioni di Ligato. Infine sembra che il rientro di un'impiegata abbia provvidenzialmente risoltbì'impasse. Quei documenti sono in viaggio per Reggio Calabria: potrebbero contenere la chiave del delitto. Il sostituto procuratore Giordano, che conduce l'inchiesta, se n'è uscito in una strana frase: «Non ho ancora una mappa dei beni di Ligato — ha detto — e credo che in Italia non l'abbia nessuno...». Ieri intanto, all'alba, polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno setacciato la città in un'operazione che ha condotto a quattro arresti. Nessuno però sembra collegato all'omicidio di Ligato. Il giudice ha interrogato ieri il figlio maggiore della vittima, Enrico, cui molte delle società di cui si è trovata traccia in questi giorni erano intestate. Raggiunto nella villa di Bocale, il giovane non ha voluto parlare. Eugenia Mammana, vedova dell'Ucciso, ha aggiunto poche frasi prima che il figlio la sospingesse dentro casa: «Non abbiamo nulla da nascondere, ormai possono fare quel che vogliono, non m'interessa più. Vorrei solo che trovassero gli assassini di mio marito. Se li troveranno...». [g. z.]
Persone citate: Bocale, Eugenia Mammana, Ligato, Lodovico Ligato
Luoghi citati: Italia, Reggio, Reggio Calabria, Roma
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