«Caro Jaruzelski l'Europa ci aspetta»

«Caro Jaruzelski l'Europa ci aspetta» WEIZSAECKER «Caro Jaruzelski l'Europa ci aspetta» La lettera che qui pubblichiamo è stata scritta il 23 agosto dal presidente della Germania Ovest Richard von Weizsàcker al presidente della Polonia Jaruzelski. Weizsàcker partecipò all'invasione della Polonia. CINQUANT'ANNI fa, il primo settembre 1939, l'attacco tedesco alla Polonia scatenò la Seconda Guerra Mondiale. Quella guerra scosse l'Europa e portò a incredibili sofferenze umane. Toccò in particolare il destino della Polonia e della Germania. Entrambe le nazioni commemorano quel giorno con profonda commozione. Noi siamo divisi da dolorosi ricordi. Ma le persone al di qua e al di là delle frontiere nutrono ancora gli uni per gli altri la più profonda simpatia. Oggi tutti noi abbiamo il dovere e l'opportunità di pensare ad un futuro che ci possa vedere uniti. La Polonia è stata la prima vittima della guerra provocata dalla leadership nazista. Né le tensioni esistenti tra Germania e Polonia, né il cinico patto Hitler-Stalin possono esonerare dal biasimo per l'inizio della guerra. Venne sferrato l'attacco, mostrando un assoluto disprezzo per l'umanità, il diritto internazionale, la necessità di riconciliazione. Incredibilmente elevato il numero delle vittime e indescrivibili le sofferenze che la gente del vostro Paese ha sofferto durante e dopo la guerra. Tutte le famiglie furono colpite, anche la vostra. Ci fu forse qualche città devastata come lo fu Varsavia nel 1944? Chi potrebbe dimenticare la sorte che toccò agli ebrei della Polonia e di tutta l'Europa per mano dei tedeschi? Sono senza precedenti le conseguenze della guerra e dei crimini che l'intera nazione polacca ha dovuto subire. Ma anche noi tedeschi siamo stati duramente segnati dalla guerra. Abbiamo visto ingiustizie e sofferenze ricadere sulla nostra gente in nome della quale quei crimini erano stati commessi. Le gravi perdite di vite umane, la distruzione di Dresda e di molte altre città, furono seguite dall'espulsione di milioni di tedeschi dalle regioni in cui erano nati e dalla divisione della nostra nazione e della capitale. Ci siamo inflitti gli uni gh altri terribili sofferenze e le ferite sono ancora aperte. Amarezza e alienazione furono i risultati. Ci siamo lasciati dietro sentimenti di ostilità e di rivalsa L'atmosfera fu ulteriormente avvelenata dal confronto tra i diversi sistemi politici europei durante la Guerra Fredda. Ma il vostro Paese e la no stra'gente nutrono gh stessi desideri. Vogliono la pace. Per questo è necessario cercare la strada per dimenticare le colpe e per creare un futuro di fiducia. I molti contatti personali e legami basati sulla reciproca fiducia testimoniano i comuni sentimenti e una chiara consapevolezza della comune responsabilità per la pace, per la libertà e per i diritti umani. Nel perseguire i nostri obiettivi politici noi dobbiamo tenere conto del fatto — e lo rispettiamo — che per la Germania nel suo complesso non si è ancora giunti ad una soluzione dei problemi nati con la fine della guerra. Le potenze che hanno vinto si sono riservate il diritto di fare tutto da sole. Ma la Repubblica Federale di Germania e la Repubblica Popolare di Polonia si sono impegnate reciprocamente. Questo, attraverso il Trattato di Varsavia del 7 dicembre 1970. n mio Paese si è impegnato a non fare rivendicazioni territoriali alla Polonia né ora né in futuro. Questo è il punto di vista della maggioranza dei tedeschi. Sulla base di questo accordo e attraverso il comune contributo all'Atto finale di Helsinki, noi dobbiamo esaudire la speranza di un'Europa unita. Noi tedeschi siamo ben consapevoli dello straordinario significato dello sviluppo in corso in Polonia, e della necessità di riforme politiche e di stabilità economica. Noi vogliamo una Polonia economicamente forte in modo da partecipare e contribuire ad un favorevole sviluppo del continente. Per questo noi cerchiamo di intensificare la collaborazione con la Polonia a livello politico, economico e culturale. L'Europa ora ha grandi opportunità come non è mai accaduto prima dalla fine della guerra. Siamo sicuri che non ce le faremo sfuggire. Cinquant'anni dopo il primo settembre 1939, voghamo che il popolo polacco conosca le nostre riflessioni sul giorno in cui si ricordano le ingiustizie e le sofferenze inflitte alla Polonia. Proprio come l'Europa fu coinvolta in una terribile guerra con l'attacco alla Polonia mezzo secolo fa, polacchi e tedeschi possono oggi, attraverso la riconciliazione, giocare un ruolo importante per guidare l'intera Europa verso un futuro di pace e libertà. Richard von Weizsàcker

Persone citate: Hitler, Jaruzelski, Stalin