La grande rivincita di Lentini di D. V.
La grande rivincita di Lentini Cravero e Muller in dubbio nel Torino alla vigilia del debutto casalingo La grande rivincita di Lentini Ritrova l'Ancona con la maglia da titolare TORINO. Il Toro rinnovato per due terzi, anche se non ha ancora fatto scintille, come forse molti si attendevano, indubbiamente incuriosisce. Il popolo granata è fatto così, si agita, si infuria ma poi perdona tutto e riesce a farsi una ragione anche delia-caduta in serie B. La campagna abbonamenti va avanti bene, ha già superato le diecimila tessere. C'è da immaginarsi che domenica prossima almeno trentamila spettatori assisteranno al debutto casalingo del Torino contro una formazione, l'Ancona, anch'essa rimessa a nuovo in molti reparti e in panchina dove, da questa stagione, siede Guerini. La partita contro i marchigiani è da vincere a tutti i costi: per procedere in classifica; per incoraggiare tutto lo staff granata; per evitare le prime polemiche che inevitabilmente scoppierebbero; infine per dare un ultimo colpo di spugna a tanti brutti ricordi. La prima vittoria della rinascita, è questo che pretendono i fedelissimi tifosi granata. Guerini e Fascetti si conoscono bene: il loro è quasi un derby. Il tecnico granata sa che lo attende un incontro diffìcile. Come in B è prassi comune. «La serie B è un purgatorio, 1*89-90 un anno di sofferenze», continua a ripetere. Ma Fascetti crede fermamente che la sua squadra il prossimo settembre tornerà a battersi con le formazioni di serie A, e non vestendo panni modesti. Sull'appuntamento di domenica con l'Ancona, Fascetti afferma: «Guerini avrà dato sicuramente un'impronta di grosso carattere alla formazione anconetana. Mi aspetto un avversario roccioso, le cui caratteristiche principali saranno l'aggressività, la rapidità, un buon contropiede, e soprattutto un'incrollabile caparbietà in fase offensiva». Per Fascetti, domenica sarà anche la prima volta al Comunale, sulla panchina granata. «Mi auguro che l'aria di casa e l'abbraccio caloroso del pubblico regalino una bella spinta ai miei ragazzi» commenta grintoso il tecnico. Inutile chiedere all'allenatore granata la probabile formazione, su questo argomento è da sempre muto. Del resto tutti stanno bene, eccetto i due «vip» della compagnia: Cravero, che ha una gran voglia di guarire per non mancare proprio al primo appuntamento casalingo, ma che dovrà attendere il responso medico di domani; e Muller, afflitto da una distrazione al flessore della coscia sinistra che potrebbe mettere seriamente in forse la sua presenza. Nel caso in cui l'attaccante brasiliano non dovesse farcela, è probabile che a sostituirlo sarà Lentini. Fino a pochi mesi fa il giovane granata ha indossato la maglia dell'Ancona. «So¬ no curioso e divertito di affrontare la mia ex squadra — afferma l'attaccante —. I biancorossi, l'anno scorso, erano una compagine molto più pericolosa in trasferta che in casa, dove non avevano spazi sufficienti da sfruttare. Quest'anno ci sono stati molti cambiamenti, ma penso che saranno ugualmente un osso duro da battere». In attesa di sapere se il fuoriclasse brasiliano e il capitano Cravero saranno presenti al l'appuntamento di domenica, il Torino proseguirà la prepara zione a Torino prima del solito ritiro in Valle Benedetta, alla ricerca della concentrazione necessaria per affrontare Ciocci e compagni. «Anche se io e Muller non dovessimo giocare — afferma Cravero — non sarebbe la fine del mondo, saremo egregia mente sostituiti. L'importante è il collettivo, la squadra. I singoli non fanno la differenza». Ma è proprio così? [d. v.]
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