Non tutti i telefoni sono uguali

Non tutti i telefoni sono uguali Dal rapporto annuale dell'AT&T la mappa degli apparecchi installati nel mondo Non tutti i telefoni sono uguali E Parigi da sola ha più linee dell'Africa intera PARIGI. Il mondo si divide in ricchi e poveri anche sulle linee telefoniche. I più ricchi ovviamente sono gli Stati Uniti dove è presente un terzo degli apparecchi installati nel mondo intero. 0 le grandi metropoli come Tokyo, Parigi o New York, che, prese singolarmente, hanno più linee di tutta l'Africa. O, ancora, la Svezia che è il Paese con il maggior numero di telefoni: il rapporto è di 66 linee per 100 abitanti. Mentre tra i poveri troviamo il Medio Oriente e il Sud-Est asiatico, dove il rapporto scende a un apparecchio per ogni cento abitanti. Sono alcuni dei dati pubblicati in «The World's Telephones», il rapporto annuale che la American Telephone &• Telegraph (AT&T) pubblica dal 1912 sui telefoni nel mondo. In totale, sulla Terra ci sono più di 423 milioni di apparecchi telefonici. Sono, cioè, 13 apparecchi per ogni cento abitanti. E' un mercato che, a livello mondiale, presenta una crescita media del 5% l'anno. Ma il dato maschera le grosse differenze presenti tra Paese e Paese. Neil'America del Nord e in Europa sono presenti più dei due terzi degli apparecchi installati nel mondo. In testa ci sono gli Stati Uniti con 118 milioni di linee, il che vuol dire che quasi uno statunitense su due ha un apparecchio telefonico. Le linee Usa sono più del doppio di quelle presenti in Giappone (50 milioni), che ha un rapporto di 41 apparecchi ogni 100 abitanti. E' ai paesi del Nord Europa, però, che spetta il primato assoluto. In Svezia quasi un abitante e mezzo su due ha un ap parecchio telefonico. Il rappor to è molto alto anche in Danimarca (55 apparecchi per 100 abitanti) e in Finlandia (48). Su gli stessi livelli anche la Svizze ra (53), la Francia (44,7) e la Germania occidentale (45). L'Europa, insomma, non ha nulla da invidiare ai Paesi più avanzati tecnologicamente Negli Stati Uniti le linee installate sono 48 per ogni 100 abitanti, nel Giappone 41. Sui Paesi del blocco comunista non si sa molto. La Cina è completamente assente da que ste statistiche. E la Russia non ha inviato i suoi dati per sette anni. Nel 1988, comunque, in Unione Sovietica c'erano 27,6 milioni di apparecchi, e un tasso di penetrazione decisamente basso. Un russo su dieci ha il telefono, mentre negli Stati Uniti un abitante su due è abbonato Ma è ancora nulla al confronto con l'Africa. In Rwanda un abitante su mille ha il telefono. In Etiopia, invece, va già un po meglio: gli abbonati sono due su mille abitanti. E così anche nella Repubblica Centrafrica na, in Sudan, o in Madagascar. Bisogna anche considerare, però, che c'è telefono e telefono. Nei Paesi industriali è ormai scomparso il sistema manuale. Anche se in Gran Bretagna ci sono ancora otto milioni di apparecchi di questo tipo. In alcuni Paesi è, invece, il sistema prevalente. Sono, ad esempio, la Namibia (il 75% degli apparecchi) o le isole Seychelles (49%). Ancora più marcata è la differenza esistente tra i Paesi dotati di apparecchi elettronici, e quelli che, invece, non dispongono che del sistema precedente, quello elettromeccanico. Negli Stati Uniti quattro centrali su cinque sono elettroniche. In Europa la punta più avanzata è la Francia: il 70% delle sue centrali sono elettroniche. Decisamente meno moderne sono le linee tedesche (1,5%) e inglesi (48,5%). Anche il Giappone è rimasto un po' indietro in questo campo. Sei centrali su dieci sono ancora elettromeccaniche. Molto più preoccupante è il quadro nel Terzo Mondo. Gli apparecchi elettromeccanici sono l'80% in Africa (88% in Kenya, 100% nel Benin). Sono il 98% in America Latina e in Russia. Dal rapporto si riesce a sapere anche chi telefona a chi. Si scopre allora che nelle Bahamas, nelle Bermuda e nelle isole Cannane il 70-75% delle chiamate internazionali è indirizzata agli Stati Uniti. In Africa ritroviamo le eredità coloniali. In Gabon, infatti, una telefonata internazionale su due si rivolge alla Francia. E la Gran Bretagna riceve dal Kenya un terzo delle telefonate provenienti dall'estero. Nei Paesi industriali, invece, la provenienza delle telefonate rispecchia i rapporti commerciali. In Germania è la Francia, che è il maggior partner commerciale, a fare la parte del leone. I tedeschi, invece, preferiscono parlare con gli austriaci, gli svizzeri e con gli italiani. Ovviamente i Paesi del blocco dell'Est ricevono dai russi la metà delle telefonate dall'estero. L'unico Paese che si distingue è la Germania Est che telefona dalle due alle quattro volte in più alla Germania Occidentale che alla Russia. E che dire dei cubani che telefonano venti volte di più negli Stati Uniti che in Unione Sovietica? Infine, da questi dati emerge anche una mappa dell'emigrazione. L'Algeria è il decimo Paese più chiamato dai francesi e la Turchia è l'ottavo Paese più chiamato dai tedeschi. Frangoise Vaysse Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa» UN MONDO DI TELEFONI NUMERO DI LINEE TELEFONICHE IN MILIONI NUMERO TOTALE LINEE •1983 -295,6 MILIONI •1988-423,6 MILIONI Nel grafico la mappa degli apparecchi installati sul pianeta