Piazza Affari, nuovo record dopo la pausa

Piazza Affari, nuovo record dopo la pausa Riparte di gran carriera il mercato borsistico trascinato al rialzo dai titoli del gruppo Fiat Piazza Affari, nuovo record dopo la pausa L'Electrolux sarà la prima società straniera a entrare nel listino MILANO. A Piazza Affari è già tornata l'euforia; dopo una breve parentesi di cautela, appena due giorni, la corsa è ripresa e un nuovo record è stato stabilito. Il ribasso di martedì e mercoledì, affermano molti commentatori, è stato evidentemente un fatto fisiologico, è servito a scaricare la tensione di una lunga corsa e a prepararne forse un'altra. La seduta di ieri è stata eccezionalmente intensa, con il Comit in salita dello 0,65 per cento e terminato a 734,84, il nuovo massimo. Attività vivace, titoli guida in recupero, acquisti ben distribuiti su tutto il listino: il mercato sta attraversando una fase positiva, dicono gli operatori, e dopo i miglioramenti registrati già nelle ultime battute di mercoledì, grazie soprattutto ad interventi dall'estero, ha quindi recuperato terreno senza difficoltà. Un sostanziale apporto è venuto anche dai «borsini». Nelle corbeilles, tuttavia, c'è anche chi considera prematuro un nuovo rialzo dell'indice: i realizzi delle ultime sedute, si dice, non hanno esaurito la corrente di vendite e Piazza Affari avrebbe dovuto procedere con più calma. Sulla maggior parte della quota, invece, sono piovuti consistenti ordini d'acquisto, che hanno spinto verso l'alto numerosi titoli particolari e soprattutto i valori del gruppo Agnelli. In primo piano sono tornate le Fiat, con le ordinarie in rialzo dello 0,72 per cento a 12.042 lire e balzate nel dopolistino a 12.110 lire, le privilegiate in incremento dello 0,45 per cento a 7700 lire e le risparmio in apprezzamento dello 0,2 per cento a 7435 lire. Ottimi spunti sono stati offerti anche dalle Gemina (più 2,21 per cento), dalle Fidis (più 2,01) e dalle Ifil (più 6,64 per cento), tra breve al via con un aumento di capitale. Giornata propizia per gli assicurativi, guidati dalla Fondiaria ( + 2,21 per cento), dalle Toro (+1,65), dalle Assitalia (+ 1,74). Note positive pure dai bancari dove si ripartono le Credit ( + 1,56 per cento). Gran movimento sulle Standa, che segnano un +3,13 per cento mentre ha continuato a salire parallelamente la Rinascente ( + 3,21). Un portavoce di quest'ultima, che fa capo all'Ifil (Agnelli), ha smentito alcune notizie secondo cui vi sarebbe uno scambio azionario tra le due società. «Noi continuiamo con il nostro programma di sviluppo come annunciato all'assemblea degli azionisti» ha detto il portavoce. Tra le finanziarie in rialzo anche la Gemina ( + 2,21 per cento). Balzo per le Setemer ( + 9,44 per cento) e cedimento, invece, per Mondadori (-4,59 per cento). Deboli i titoli di De Benedetti. Intanto si avvicina l'arrivo al listino delle società estere, dopo il via libera della Consob; la prima dovrebbe essere l'Electrolux, che ha già presentato la domanda; ha presentato domanda anche la Erbamont ma le probabilità che l'azienda americana del gruppo Ferruzzi riesca ad essere quotata sono scarse; nelle scorse settimane è infatti stata notificata una offerta pubblica di acquisto, che comporterebbe la sospensione del titolo; non appare quindi logico che la Erbamont venga quotata in Piazza Affari per poi essere subito ritirata in seguito all'opa, che comunque dovrà essere fatta anche negli Stati Uniti. Per quanto riguarda l'Electrolux la novità sembra destinata ad avere successo poiché da tre anni le ricevute di deposito sostitutive delle azioni sono «parcheggiate» al «terzo mercato»; tre anni contrasse¬ gnati da scambi poco intensi ma da una costante progressione nella quotazione. Oltre all'Electrolux dovrebbero però arrivare altri nomi stranieri, anche se non subito. Là quotazione appare abbastanza vicina per alcune società come la Bayer, forse la più interessata, tanto che ha inserito Milano tra le piazze finanziarie su cui vuole essere presente. La lista prosegue con altre tedesche come Basf, Volskwagen, Hoechst, che hanno espresso una generica volontà di quotazione a Milano ma in tempi non precisati. Lo stesso si può dire per le inglesi lei e Glaxo. Le difficoltà normative e le conseguenti lungaggini hanno invece scoraggiato alcune aziende che avevano pensato alla quotazione anni fa, come la Philips, il cui prossimo arrivo sui mercati italiani fu annunciato con evidenza dai giornali nel dicembre dell'86. [r. e. 3.]

Persone citate: Agnelli, De Benedetti

Luoghi citati: Milano, Stati Uniti