Parte l'aumento Olivetti di R. G.

Parte l'aumento Olivetti Parte l'aumento Olivetti Cala (40%) lutile del gruppo ma il fatturato è in crescita IVREA. L'Olivetti va meno peggio dei suoi concorrenti. L'assemblea dei soci, che ha deliberato un'operazione sul capitale per circa 1200 miliardi, è stata l'occasione per Carlo De Benedetti di fare il punto sull'andamento della società e del mercato dell'informatica che attraversa una fase di «discontinuità».Nel primo semestre dell'89 l'utile consolidato prima delle imposte è stato di 102,6 miliardi, il 40,1 % in meno rispetto ai 171,3 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. Da gennaio a giugno il fatturato è cresciuto a 3938 miliardi ( + 8,7%) mentre l'utile operativo è migliorato di quattro miliardi a 156 miliardi. La sola capogruppo ha registrato un utile prima delle imposte di 94,8 miliardi, contro i 150 miliardi dell'88. De Benedetti ha confermato che l'obiettivo per quest'anno è di chiudere il bilancio con un utile in linea con quello del passato esercizio. «Sarebbe un risultato straordinario» ha commentato illustrando con grafici e dati la negativa performance dei principali produttori mondiali. A fine anno il fatturato dovrebbe toccare i 9500 miliardi e l'Olivetti conta di raggiungere questo livello grazie alla crescita del portafoglio ordini a 1602 miliardi ( + 43,7%). L'indebitamento finanziario netto è di 750 miliardi, cresciuto di 593 miliardi a causa, soprattutto, di importanti acquisizioni di società e partecipazioni. La posizione finanziaria tornerà comunque in equilibrio grazie all'aumento di capitale di 454 miliardi ed al prestito obbligazionario Mediobanca di 750 miliardi. «E' dal 1980 — ha detto l'Ingegnere — che l'Olivetti non fa aumenti di capitale, nel frattempo il fatturato è quasi quintuplicato e il patrimonio è cresciuto di dieci volte». De Benedetti ha precisato che l'importo dell'aumento di capitale sarà coperto per circa metà dai membri del sindacato di blocco Olivetti e per 250 miliardi dal mercato. Il prestito obbligazionario sarà collocato per un terzo sulle piazze finanziarie estere, per un terzo affidato a un consorzio di banche e l'ultimo terzo sarà offerto in prelazione agli azionisti di Ivrea. [r. g.]

Persone citate: Carlo De Benedetti, De Benedetti

Luoghi citati: Ivrea