Svolta per Auschwitz

Svolta per Auschwitz Le suore lasceranno il convento contestato dagli ebrei Svolta per Auschwitz L'arcivescovo di Cracovia ricevuto dal Papa in Vaticano Secondo fonti polacche, sarebbe imminente l'annuncio della decisione CITTA' DEL VATICANO. Si profila una soluzione per il Carmelo di Auschwitz, dopo il viaggio dell'arcivescovo di Cracovia, card. Franciszek Macharski, a Roma. Il porporato, secondo ambienti polacchi della capitale, potrebbe annunciare nei prossimi giorni la decisione delle suore di lasciare il convento, situato nel «Vecchio Teatro» del lager nazista. Il card. Macharski, successore di Karol Wojtyla nell'arcidiocesi di Cracovia, da cui dipende Auschwitz, ha avuto incontri nei giorni scorsi con prelati di Curia e — a quanto riferiscono le fonti polacche — con i responsabili dell'Ordine dei Padri Carmelitani; inoltre era presente mercoledì all'udienza generale in Vaticano. Non ci sono conferme ufficiali, ma sembra che successivamente sia stato ricevuto in privato dal Pontefice. Il card. Macharski è ripartito ieri alle 12,30 per Cracovia; domani parlerà nel lager di Ziblinka, vicino ad Auschwitz, ai rappresentanti di tutte le religioni presenti in Polonia per commemorare con una preghiera comune l'inizio della Seconda Guerra Mondiale: in questa occasione potrebbe annunciare la fine della contesa che sta avvelenando i rapporti fra ebrei e cattolici a livello mondiale e che ha creato qualche screzio anche all'interno della Chiesa cattolica. Un accordo firmato nel febbraio 1987 a Ginevra da quattro cardinali di Santa Romana Chiesa e dai rappresentanti dell'ebraismo europeo prevedeva la partenza delle religiose entro il 22 febbraio 1989. Né quella scadenza, né quella successiva (23 luglio '89) sono state rispettate. Polemiche e manifestazioni di protesta, oltre a riverberi di orgoglio nazionale polacco, hanno inasprito la situazione, fino a quando il card. Macharski ha annunciato l'intenzione di sospendere la costruzione del «Centro» interconfessionale che avrebbe dovuto ospitare le suore, se continuavano le pressioni internazionali contro il Carmelo. L'escamotage proposto da Giulio Andreotti (trasferire le religiose alle Fosse Ardeatine) ha incontrato una netta opposizione da parte dell'Unione delle Comunità Israelitiche Italiane. «Le Fosse Ardeatine — ha detto Tullia Zevi, presidente dell'Unione — sono una testimonianza dolente e scevra di qualsiasi ipoteca confessionale di una comune tragedia, e 11 ogni anno le due fedi si uniscono in austero cordoglio, simbolo di civile convivenza, e tali devono rimanere». Nella sua rubrica sull'Europeo, l'on. Andreotti proponeva di «indire una sottoscrizione per offrire alle claustrali polacche un piccolo convento da costruirsi in Roma, a ridosso delle Fosse Ardeatine, dove riposano insieme cattolici ed ebrei vittime congiunte della ferocia nazi-fascista». Replica Tullia Zevi: «La costruzione di un convento nei luoghi dove riposano martiri di ogni fede e convinzione evoca le asperità missionarie di un cattolicesimo di frontiera». Marco Tosarti

Persone citate: Andreotti, Curia, Franciszek Macharski, Giulio Andreotti, Karol Wojtyla, Macharski, Tullia Zevi

Luoghi citati: Auschwitz, Citta' Del Vaticano, Cracovia, Ginevra, Polonia, Roma