UN PIANETA AL METANO

UN PIAN ETÀ AL METANO UN PIAN ETÀ AL METANO Già individuati sistemi nuvolosi in tempesta quattro nuovi satelliti e piccoli archi di anelli MENTRE le missioni «Galileo» e «Hubble Space Telescope» sono quasi sulla rampa di lancio, il «Voyager 2», nello spazio dal 1977, sta per raggiungere Nettuno, ultima tappa di un'eccezionale traversata del sistema solare che ha portato questa sonda a visitare Giove (1979), Saturno (1981) e Urano (1986). «Voyager 2» sorvolerà le nubi più alte di Nettuno ad appena 4850 chilometri di quota, passando fra il polo nord del pianeta e un parziale sistema di tre anelli. Se volasse più alto o più basso rischierebbe di schiantarsi. Il «Voyager» ha già trasmesso alcune foto dove è possibile notare, nell'atmosfera del pianeta, una grande macchia biancastra, forse un insieme di nuvole in tempesta. Inoltre ha individuato 4 nuovi satelliti (uno fu già avvistato in luglio, a 93.000 chilometri dal pianeta, con un periodo orbitale di 27 ore; tre sono stati scoperti il 3 agosto) e confermato la presenza di due frammenti di anelli. Nettuno è, per dimensioni, il quarto pianeta del sistema solare. Fino al 1998 sarà anche il più distante: infatti Plutone, tradizionalmente noto come il pianeta più esterno, percorre un'orbita molto ellittica, che in certi periodi si trova all'interno di quella di Nettuno. Come Urano, Nettuno è formato principalmente da acqua, rocce, ammoniaca, metano, e ha una densa atmosfera di idrogeno ed elio. Sebbene sia uno dei pianeti più grandi, è invisibile ad occhio nudo: venne scoperto grazie a una previsione matematica. Dopo la scoperta di Urano nel 1781 da parte di William Hershel, gli astronomi avevano notato che questo pianeta sembrava accelerare il cammino nella sua orbita per poi, subito dopo, rallentare. Due matematici, l'inglese Adams e il francese Le Verrier ipotizzarono l'esistenza di un pianeta sconosciuto, calcolan¬ do anche il punto dove il corpo celeste avrebbe dovuto trovarsi. Nel 1846 l'astronomo La Galle seguendo le previsioni matematiche scoprì Nettuno in appena due notti di osservazioni. Uno degli enigmi che ancora circondano Nettuno riguarda la sua temperatura (•—213°), simile a quella di Urano, nonostante riceva meno della metà di luce solare. Qualche meccanismo interno al pianeta genera calore e i nuovi dati forse consentiranno di svelare il mistero. Naturalmente il «Voyager» effettuerà su Nettuno ogni genere di misura: dal periodo di rotazione al campo magnetico, dalla struttura degli anelli a quella dell'atmosfera. Un altro punto forte dell'ultimo incontro del «Voyager» è rappresentato dalla Luna più grande di Nettuno: Tritone. Con la visita a Tritone la sonda saluterà il sistema solare: questo sarà l'ultimo corpo celeste incontrato nella sua missione.

Persone citate: Adams, Hubble, Nettuno, Saturno, Space, William Hershel